È da tempo che siamo convinti che, in Calabria, possediamo dell’oro ma non riusciamo ad utilizzarlo ed a “venderlo”. Non solo a Crotone, ma un po’ in varie zone della regione.
Iniziamo con le Terme esistenti nel crotonese. Altrove sarebbero una inesauribile fonte di ricchezza. Qui da noi, invece, rappresentano uno spreco di denaro pubblico.
Soffermiamoci su quelle di Cotronei. Se ne parla da oltre 20 anni, senza riuscire ad approdare ad alcun risultato, nonostante lo sperpero di decine di miliardi delle vecchie lire.
Ma, nel corso degli anni, siamo stati attratti da alcuni accattivanti titoli:
- Anno 2002: Stabilimento termale tra due anni;
- Anno 2006: Appalto del primo lotto;
- Anno 2012: Soldi pubblici per le Terme;
- Anno 2014: Ecco la gara d’appalto;
- Anno 2015: Apertura cantiere;
- Anno 2016: Appalto di euro 2.971.180 per la costruzione delle Terme;
- Anno 2017: Comunicazione di aggiudicazione definitiva.
Accattivanti anche le descrizioni del complesso termale inesistente:
“Le stazioni termali di Cotronei forniscono cure idroterapiche e anche servizi di benessere e cura del corpo. Oggi si offrono non solo trattamenti termali, balneoterapici e idroterapici, ma anche altri servizi (ad esempio: massaggi, sauna, bagni turchi) per la salute e l’armonia del corpo e della mente”.
Dopo tanto denaro speso inutilmente sembra che, ora, sotto la guida del Sindaco Nicola Belcastro, il tanto agognato nuovo progetto potrebbe finalmente vedere la luce.
Però – ci si domanda – quanto tempo ci vorrà per poterlo realizzare? I tre milioni di euro stanziati e spesi faranno la fine delle precedenti somme non riuscendo a metterlo in esercizio?
Il complesso termale funzionante, invece, potrebbe senz’altro rappresentare una realistica possibilità di sviluppo turistico per il suddetto centro del crotonese.
Rodolfo Bava
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Nel video di un cittadino originario di Cotronei, Egidio Fontana, la fotografia delle varie vicissitudini delle Terme di Cotronei nel corso degli anni, con le immagini di una struttura cadente ed abbandonata.
