Prosegue l’attività di “pulizia straordinaria” annunciata dall’Akrea, che pare essere addirittura in anticipo rispetto ai tempi, anche se cittadini e commercianti di alcune delle aree interessate sono pronti a giurare che non sia passato proprio nessuno. Semplici malelingue o a furia di velocizzare si è saltata qualche via?
di Francesco Placco
“Perché? Hanno pulito?”. È l’amara considerazione di un noto commerciante di Viale Antonio Gramsci, al quale ho appena chiesto un parere sul piano di pulizia straordinaria indetto dall’Akrea (LEGGI), giunto alla terza settimana di attività e – pare – in anticipo sul programma (QUI).
Nel discutere si avvicina anche un altro commerciante, proprietario di un bar, che ci avvisa che “sopra hanno pulito, ma da qui non è passato proprio nessuno”, riferendosi a Viale Leonardo Gallucci.
E a ben vedere, pare che proprio il Lungomare Gramsci sia stato “dimenticato” dalle attività straordinarie, che ufficialmente si sono concluse, da cronoprogramma, lo scorso venerdì 11 gennaio.
Ad essere precisi, la tabella di marcia indicava una pulizia per le aree comprese tra “corso Messina, Colombo, Carmine, Gallucci, Magna Grecia”, meglio rappresentate dalla mappa creata dalla stessa Akrea (QUI).
Nel percorrere il lungomare nella sua interezza, dalla Lega Navale al Cimitero, la differenza è palese: fino a Piazza Berlinguer il selciato è stato ripulito, con tanto di cespugli rasati ed aiuole prive di erbacce o detriti. Da lì in poi invece, a parte la raccolta dei rifiuti, nessuno pare si sia interessato alle “piccole estirpazioni d’erba, lo spazzamento e il lavaggio delle strade con l’ausilio di un’autobotte”.
Parliamo dunque di tante malelingue, tra commercianti, impiegati e residenti pronti a giurare di non aver visto nessuno nell’ultima settimana, o di una grossolana dimenticanza?
Di certo, le erbacce ai piedi delle palme e le ghiande incrostate sul selciato, oltre ai cumuli di fogliame ed alle aiuole incolte e cariche di rifiuti risalenti ai gioiosi festeggiamenti di inizio anno, fanno giungere ad una conclusione ben precisa.
Tanto vale ribadire che l’attività di pulizia straordinaria dell’Akrea è sacrosanta, e che si spera possa diventare un’attività ordinaria aldilà dei proclami (LEGGI).
Tuttavia, l’ultima cosa che vorremmo è una pulizia sommaria e grossolana, sia che si tratti del lungomare (il tanto declamato fiore all’occhiello della città, anche nella sua parte residenziale) sia che si tratti di una qualsiasi traversa del centro o della periferia.
Non sia mai che si concluda in anticipo per via di qualche scorciatoia.