Nonostante la manutenzione del verde pubblico sia affidata all’Akrea, si sta cercando un operatore economico esterno per ripulire le vie cittadine dalle erbacce. Compito solitamente conferito proprio alla partecipata, che in questo caso pare venir messa da parte nonostante il contratto stipulato con l’ente.
di Francesco Placco
Il Comune di Crotone è formalmente alla ricerca di una società privata alla quale affidare “l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria di taglio erbacce da banchine stradali e aree limitrofe lungo le via cittadine”.
È quanto possiamo leggere nella Determina Dirigenziale 1359 (QUI) pubblicata ieri sera, con la quale l’ente ha messo ha disposizione la cifra di 36.640,55 euro: un totale “inferiore alle soglie di cui all’art. 35 del D. Lgs. 50/2016”, che permette dunque un affidamento diretto.
L’intervento serve per prevenire inconvenienti igienico-sanitari dovuti all’accumulo di sporcizia nelle aree verdi abbandonate, sia pubbliche che private.
Aree spesso degradate, non curate, che diventano così un habitat ideale per animali sgraditi o ritrovo per piccoli piromani improvvisati. Una decisione condivisibile che, tuttavia, porterebbe in seno un’apparente e grossolana contraddizione.
Sempre nel testo della determina leggiamo che “non è possibile effettuare i lavori di che trattasi in amministrazione diretta mediante personale esecutivo interno all’Ente”, e che per questo è necessario cercare una ditta apposita. Una affermazione - messa nero su bianco - che non può non lasciare di stucco, dato che la manutenzione del verde pubblico è affidata alla partecipata Akrea sin dal 2009.
Proprio sul sito dell’azienda infatti possiamo leggere, tra i servizi offerti (QUI), che si occupa di “sfalcio dei cigli stradali”, nonché “interventi di manutenzione sulle aree verdi pubbliche quali taglio dell’erba, cura dell’aiuole fiorite, potatura di siepi”.
Due servizi (tra gli altri) che corrisponderebbero proprio al “taglio erbacce da banchine stradali e aree limitrofe” oggetto del bando, che seppur con qualche intoppo di tanto in tanto (LEGGI) vengono finalmente svolti regolarmente.
A questo punto, la domanda è lecita: perché il Comune sta cercando una ditta esterna per svolgere dei lavori dei quali potrebbe occuparsi Akrea?
Perché è stato scritto che l’ente “non dispone di personale esecutivo”, se proprio sul sito della partecipata è scritto che quegli specifici interventi rientrano nella “attività di manutenzione del verde pubblico eseguite dalla società”?
In fondo paghiamo già per questo servizio, è l’ultimo debito fuori bilancio per la manutenzione del verde pubblico – che ammonta a ben 500 mila euro - è stato riconosciuto appena qualche mese fa (QUI).
Apparentemente si tratta di un paradosso. Le aree che saranno oggetto di questi interventi straordinari, per caso, non rientreranno nel contratto di servizio per il verde pubblico? Ed in tal caso, non converrebbe ampliare tale contratto già in essere, anziché affidare lo stesso incarico a due ditte? O ancora, perché non “sfruttare” (mi si passi il termine) i percettori del Reddito di Cittadinanza, che almeno secondo le iniziali indiscrezioni dovrebbero garantire un tot ore di “lavori di pubblica utilità”?
Le domande sono tante, e l’unica ipotesi che possiamo fare, a questo punto, è che l’intervento previsto dall’ente sia più vasto di quanto indicato nella determina, e preveda particolari lavori non menzionati e che vadano ben oltre il semplice taglio delle erbacce.