A Crotone Centrodestra in netto vantaggio. Antonio Manica supererebbe il 50% al primo turno

16 agosto 2020, 18:00 Politica.24

Secondo i dati forniti da varie società di sondaggi elettorali, elaborati su campioni rappresentativi in vari capoluoghi di provincia, cioè quelli convocati alle urne il 20 e 21 settembre, a Crotone si profilerebbe una netta vittoria del centro destra.


Un’affermazione che potrebbe persino avvenire già al primo turno, a giudicare dal posizionamento quantitativo e percentuale di questa parte del sistema dei partiti che ha nettamente battuto il centrosinistra alle elezioni regionali del gennaio 2020, con una notevole maggioranza, distanziando anche ogni altro raggruppamento minore, compreso il M5S.

Pandemia e lockdown avrebbero profondamente cambiato sia alcuni comportamenti politici abituali tra gli italiani che molte delle granitiche convinzioni che si stavano consolidando nell’elettorato prima di Covid-19.

Ora le priorità sarebbero completamente mutate. Gli elettori crotonesi punterebbero essenzialmente a premiare una scelta di affidabilità e sicurezza relativamente alle persone candidate a futuro sindaco, scartando a priori le figure e i candidati che sono frutto di trattative e soluzione divisive.

Tornando ai numeri sul tappeto, le indicazioni che emergono in questa fase di compilazione delle liste, vedrebbero attestato il centrodestra, al primo turno, con 50 per cento dei voti, dunque vincendo senza perdere tempo le elezioni e chiudendo la pratica rapidamente, incrementando di circa 10 punti il risultato conseguito alle regionali che già conteneva il timido apporto di alcune liste “etniche” o di frazione che sono adesso confluite nella carovana della destra e del centro berlusconiano.

Per quel che riguarda gli avversari, permanendo e aggravandosi la netta divisione a sinistra con due liste Pd contrapposte, quella parte del Partito Democratico con il simbolo, addirittura scenderebbe sotto il 9 per cento, mentre il Pd in formato civico e localista amplierebbe il proprio risultato passando dall’11 al 13 per cento, con un pessimo risultato per il centrosinistra che nel suo complesso resterebbe ben sotto al 25 per cento.

Sempre secondo queste previsioni il Movimento 5 Stelle si fermerebbe al risultato dell'8 per cento, nel mentre la Lista che fa riferimento a Tesoro Calabria e Vincenzo Voce si attesterebbe attorno al 20 per cento portando l'ex Cinque Stelle di Classe Differente e Stanchi dei Soliti probabilmente da sfidante al ballottaggio se Antonio Manica non sfondasse la soglia della metà più uno.

Proprio a Crotone alcuni esperti avrebbero analizzato “oggettivamente” le posizioni che sono andate delineandosi in queste ultime settimane nelle chat, nei post e nei discorsi pubblici e privati, osservando che si è allargata la convinzione che la politica non si può più fare con le diatribe, le disfide e le guerre tra gruppi di potere in lotta fratricida, ma che la politica deve essere al servizio della popolazione, dare sostegno e sicurezza, proporre progetti costruttivi senza dissipare risorse pubbliche, in un clima di unità, concordia e solidarietà, per il bene di Crotone e dei crotonesi.

Questi ultimi, in qualità di elettori, al momento del voto sarebbero inclini a valutare - con molta attenzione e precauzione - fattori quali la litigiosità interna ai partiti, la coesione programmatica e operativa della coalizione e della giunta, da cui ricaverebbero una risposta politica e concreta di assoluta e certificata stabilità amministrativa, moderazione e imparzialità nel trattamento più efficace e utile sia delle emergenze sociali, economiche e sanitare, oltre che dei più importanti problemi della vita urbana e cittadina.

Per evitare qualsivoglia ed eventuale fraintendimento o incomprensione da parte dei lettori si precisa meglio che i dati sopra riportati sono stati dedotti con una “tipologia di rilevazione” che non può essere definita “sondaggio”, pertanto evidentemente “privi del carattere di scientificità e rappresentatività” richiesti dal regolamento in materia (Agcom). I sondaggi nazionali presi anche a base dell’analisi meramente giornalistica, dunque libera espressione del diritto di cronaca e di analisi/opinione, oltre ai dati storici ottenuti dai rispettivi partiti e movimenti nelle più recenti consultazioni elettorali, sono fonte “Swg”, “Ixé”, “Termometro Politico” e “Istituto Cattaneo”, già ampiamente pubblicati sulle più importanti testate nazionali in date immediatamente antecedenti alla pubblicazione dell’articolo ed a tutt’oggi ancora rinvenibili.