Lo scontro valevole per la 32°giornata del campionato di serie A Tim tra Crotone e Sampdoria se lo aggiudica la squadra blucerchiata con il risultato di 0-1. È di Quagliarella il gol che dà ossigeno puro a mister Ranieri, in un match lento, senza emozioni e con un Crotone arroccato nella sua metà campo, per lungo tempo.
di Francesco Pitingolo
Per il Crotone è notte, alla sesta sconfitta consecutiva, contro una Sampdoria che non ha più nulla da chiedere al campionato, porta a casa i tre punti a ripagare il lavoro di Ranieri e per la soddisfazione del presidente Massimo Ferrero, presente in Tribuna allo Scida.
Il Crotone, per la sfida contro i blucerchiati, torna nel suo stadio per il secondo match casalingo consecutivo, nel tentativo di onorare la maglia e il campionato, secondo il messaggio lanciato alla vigilia.
La squadra pitagorica gioca le sue ultime chance di salvezza aggrappandosi alle giocate e ai gol del suo bomber Simy, inamovibile dall'arrivo di Cosmi, che può vantare ben diciassette centri all'attivo, segnando più di blasonati calciatori come Ciro Immobile, Insigne ed Ibrahimovic, e, nel finale della partita, vicinissimo al gol.
Per l'odierna sfida Mr. Cosmi, pur avendo pensato a cambi tattici, ha schierato il solito 3-5-2: il capitano Alex Cordaz tra i pali, in difesa Djidji, Magallan, Luperto; a centrocampo P.Pererira, Eduardo, Cigarini (che mancava dall’08 Novembre) al quale ha affidato sin dal primo minuto le chiavi del centrocampo, Zanellato e Reca; in attacco Messias e Simy.
Il tecnico rossoblù ha provato a caricare l’ambiente, ridisegnando completamente il centrocampo e inserendo in attacco, al posto dell’infortunato Ounas, che ha accusato all’ultimo momento per problemi fisici non è andato nemmeno in panchina. Mentre Messias torna in un ruolo a lui più congeniale.
Mr. Ranieri, dal canto suo, pur avendo già raggiunto il suo obiettivo, sapeva di trovare a Crotone una squadra disposta a tutto pur di vincere e non perdere definitivamente, già ad aprile, il treno salvezza e ha affrontato con le dovute precauzioni e un pizzico di spregiudicatezza, l'incontro con i pitagorici schierando un più cauto 4-4-2: in porta Audero; in difesa Tonelli, Ferrari, Colley, Augello; a centrocampo Candreva, Thorsby, Adrian Silva, Jankto; in attacco il tandem Gabbiadini e Quagliarella.
A dirigere l'incontro il Sig. Daniele Paterna di Teramo, coadiuvato dagli assistenti: Peretti di Verona e Avalos di Legnano, dal IV uomo: Pezzuto della sezione di Lecce e dagli uomini VAR: Doveri di Roma e AVAR: De Meo di Foggia.
Inizia il match ed è la squadra ospite a giocare il primo pallone dell’incontro anche se il Crotone è attento, riconquista la sfera e inizia ad impostare l’azione con il solito giro palla partendo dalla difesa, faticando a guadagnare terreno.
Al 10’ occasione ghiotta per la squadra di casa che, da azione di ripartenza, scaturita da calcio d’angolo a favore della squadra ospite, riesce a mettere in mezzo con Reca una buona palla per Messias che di destro calcia senza sorprendere Audero.
Al 16’ la Sampdoria risponde al Crotone impostando un’ottima azione ripartendo con Candreva che arriva al limite dell’area della squadra di casa, riuscendo a crossare per Jankto che prova a calciare mancando, però, il suo appuntamento col gol.
Al 20’ Reca recupera una palla nella zona mediana del campo riuscendo a beccare Simy a centro area che calcia, non riuscendo però a sorprendere il n.1 doriano.
Al 34’ azione corsara sempre del Crotone, scaturita da una buona intesa tra Simy e Messias che, nello sviluppo, servono Pereira il quale sbaglia il traversone spedendo la sfera in fallo laterale. Ancora una volta, in questo primo tempo, la compagine pitagorica sbaglia l’ultimo passaggio negli ultimi sedici metri, non riuscendo ad innescare il suo potenziale offensivo.
Al 38’ risponde la Samp che con Candreva serve Quagliarella il quale, in coordinazione, prova a calciare spedendo la sfera di poco a lato.
Dopo 3 minuti di recupero finisce 0-0 la prima frazione di gioco e, sino a questo momento la partita è stata timida, equilibrata con un Crotone messo bene in campo che non ha fatto pressing alto, riuscendo però a chiudere le linee di passaggio avversarie, una scelta tattica che ha stemperato l’offensiva dei calabresi.
Le due compagini si sono equivalse e, al di là di qualche rara occasione in cui le compagini si sono rese pericolose, è stata una partita poco incisiva da parte della squadra ospite con un Crotone che ha provato a sfruttare le ripartenze con le combinazioni tra Simy e Messias sbagliando, sovente, l’ultimo passaggio che avrebbe consentito agli attaccanti rossoblù di gonfiare la rete. È stato difficile per il triangolo offensivo rossoblù entrare nei sedici metri per spazi sempre più ristretti e perché non sempre le “misure” sono corrette. Inizia la ripresa e nessuna delle due compagini effettua sostituzioni.
La Sampdoria, sale in cattedra e prova a fare la partita con Jankto che gioca alle spalle delle punte, per dare maggiore incisività e profondità alla manovra d’attacco Doriana, con Candreva, Quagliarella e Gabbiadini sempre in pressione.
Al 53’ la Sampdoria passa in vantaggio con Quagliarella che, servito da Gabbiadini, favorito da un errore di Luperto, riesce in acrobazia, a battere sul primo palo il numero 1 pitagorico Cordaz.
Il Crotone prova subito a reagire col solito Messias che viene fermato in area di rigore da Audero con una coraggiosa uscita bassa. Ma reazione non è di quelle che si cerca in una squadra che si trovva sull’orlo della B.
Al 59’ Cigarini apre per Zanellato il quale crossa in area un pallone poi intercettato da Colley che spazza: sullo sviluppo dell’azione la sfera viene recuperata dal solito Junior Messias che conclude a rete senza però sorprendere l’estremo difensore blucerchiato.
Al 64’ Mr. Cosmi prova a raddrizzare la partita inserendo forze fresche, facendo entrare una punta di ruolo come Di Carmine e arretrando Messias come mezz’ala, cambia il ritmo dei rossoblù e la volontà di avanzare il baricentro offensivo.
Al 71’ altra occasione per la Sampdoria che con Quagliarella, servito dal solito Gabbiadini, tira da buona posizione scaldando i guanti ad un provvidenziale Cordaz che, ancora una volta, riesce a metterci una pezza. Al 78’ occasione per il Crotone con Zanellato, il quale servito da Reca, calcia al volo dal limite spedendo la sfera di poco sopra la traversa. All’88’ altra occasionissima per il Crotone con Zanellato che riesce a servire Simy, il quale di prima intenzione prova a sorprendere l’estremo difensore della squadra ospite che devia in calcio d’angolo. È l’azione da gol che avrebbe potuto salvare la dignità del gruppo e portare simi a quota 18 con merito. Ma Audero non si fa sorprendere e spegne i sogni di una squadra che ancora non ha trovato il giusto equilibrio tra i reparti e resta l’unica formazione di questa Serie A che non ha ancora segnato con giocatori subentrati. Dopo tre minuti di recupero il direttore di gara fischia la fine delle ostilità con una Sampdoria che, negli ultimi minuti di gara, ha subito l’iniziativa del Crotone il quale perde, ancora una volta, una gara importantissima in chiave salvezza.
Una sconfitta immeritata dei rossoblù che restano ancora a quota 15 punti, maturata dall’ennesimo errore difensivo, crocevia della stagione dei calabresi. Il Crotone non è riuscito a trovare spazi con Cigarini che provava a dettare i tempi di gioco a centrocampo. I pitagorici, in questo match avrebbero dovuto essere più cinici in attacco sfruttando, come hanno fatto gli avversari, le poche occasioni costruite, ma sono mancati gli spezi e l’intensità.
Passa la Sampdoria allo Scida con Quagliarella che vince lo scontro tra i bomber in campo, permettendo di guadagnare, alla propria compagine, il massimo risultato col minimo sforzo.
Ancora la matematica non condanna gli squali che hanno il dovere di onorare campionato e maglia e l’obbligo di crederci sino alla fine, sfruttando il prossimo turno che li vede impegnati contro il Parma di Roberto D’Aversa già sabato prossimo.
LE PAGELLE: Cosmi (5,5); Cordaz 6,5; Djidji 6 (dal 89′ Riviere s.v.), Magallan 6, Luperto 5 (dal 63′ Golemic 6); Pereira 5,5 (dal 63′ Di Carmine 6), Zanellato 6, Cigarini 6 (dal 63′ Molina 6), Henrique 5,5, Reca 6,5; Messias 6, Simy 6.