Sanità, protesta dei farmacisti per pagamenti in ritardo
Costrette da piu' di cinque mesi di ritardi nei pagamenti, da marzo a luglio scorsi, i farmacisti della provincia di Catanzaro hanno preannunciato una serie di dure iniziative, che vanno dalla riduzione, per alcune giornate, delle farmacie aperte sino all'assistenza indiretta. Lo comunica in una nota il Il presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo, che specifica come "i cittadini di tutta la provincia di Catanzaro il 6 e 7 settembre troveranno aperte solo le farmacie di turno e dopo pochi giorni dovranno, salvo accadimenti dell'ultima ora, fare a meno proprio dell'assistenza farmaceutica diretta. Questo sta a significare che a Catanzaro e dintorni - aggiunge Defilippo - ci si dovra' scordare di poter ritirare nelle farmacie il solito medicinale gratuitamente, o con il pagamento del solo ticket, presentando la ricetta del medico di famiglia". Federfarma sostiene che "con il passaggio all'assistenza indiretta i cittadini dovranno pagare tutti i medicinali, anche quelli che di norma sono erogati gratuitamente dietro presentazione della normale ricetta rossa del servizio sanitario nazionale, per poi farsi rimborsare dalla Azienda sanitaria il prezzo pagato. Cosi', il cittadino dopo che si e' visto ritirare dalla busta paga i contributi per l'assistenza sanitaria, si vedra' lo stesso costretto a pagare anche i medicinali. E non si pensasse che questi soldi che saranno pagati per ritirare i medicinali, che, preme ribadire, dovrebbero essere gratuiti, potranno essere facilmente recuperati. Infatti - e' scritto nella nota - nella migliore delle ipotesi, usciti dalla farmacia sara' necessario andare a non si sa quale sportello della Azienda sanitaria locale chiedendo un ipotetico rimborso. Ipotetico perche', cosi' come l'Azienda sanitaria provinciale non paga le farmacie, probabilmente allo stesso modo non saranno pagati neanche i cittadini". Defilippo ha evidenziato ancora che "i farmacisti hanno piu' volte rappresentato al commissario straordinario la gravita' della situazione. Tuttavia, incomprensibilmente il dott. Gerardo Mancuso non ha ritenuto nemmeno di dover incontrare la categoria e, quantomeno, tentare di individuare modalita' accettabili di rientro dai debiti dell'Asp. Pressoche' inutile e' risultato anche l'intervento del prefetto di Catanzaro, al quale doverosamente i farmacisti si sono rivolti per un estremo tentativo di mediazione. Il prefetto - ha concluso Federfarma - ha immediatamente compreso la gravita' della situazione formulando un fermo invito al le autorita' competenti. Nemmeno a fronte a tale autorevolissimo intervento il commissario straordinario della Asp ha ritenuto di dover nemmeno dare un cenno di riscontro".