Turismo: il progetto Alarico alla Bit di Milano
Scorci di Cosenza, dipinti dal siciliano Antonio Sciacca, e ispirati alle foto di Ercole Scorza e Francesco Tosti, accolgono i visitatori nello stand che l'Amministrazione comunale ha allestito alla 33esima Borsa Internazionale del Turismo di Milano, all'interno del più ampio "Villaggio Calabria". Inaugurata, alla presenza del Ministro al Turismo Piero Gnudi, la BIT si presenta, anche in tempi di crisi, con numeri importanti: 86.000 mq di esposizione, ma soprattutto 2000 espositori da 120 paesi. Alla Fiera di Milano, per l'Amministrazione comunale, c'è l'assessore al turismo Luciano Vigna al quale si affiancherà, nelle ultime giornate (l'appuntamento fieristico chiude domenica 17 febbraio) la sua collega Rosaria Succurro, titolare della delega alla comunicazione.
"Per il secondo anno, grazie al sostegno della Regione Calabria e di partner privati - commenta Vigna - prendiamo parte a questa straordinaria vetrina del turismo mondiale che ci consente di ottimizzare la visibilità del nostro territorio e di proporci con le nostre iniziative per la sua valorizzazione e promozione". Il tema della nostra presenza in BIT, quest'anno è "Cosenza, un tesoro di città", ad evidenziare i diversi aspetti che rendono il capoluogo bruzio così prezioso, riconducibili sicuramente al patrimonio artistico ed al fermento culturale così come alle eccellenze dell'artigianato e dell'enogastronomia. Ma c'è un altro tesoro da scoprire nello spazio espositivo della città di Cosenza che, in anteprima, presenta a Milano un progetto pilota su Alarico, frutto dell'accordo di collaborazione siglato nello scorso mese di novembre con il Consorzio Cultura e Innovazione, che coinvolge il Museo dei Brettii e degli Enotri. Si tratta di un libro digitale che ricostruisce, nella forma di taccuino di un ipotetico archeologo, la storia e il mito di Alarico. E lo fa approfondendo il percorso che va dalla presentazione della figura del re visigoto alla ricostruzione del suo viaggio per giungere in Occidente, al Sacco di Roma e al suo arrivo a Cosenza dove poi è avvenuta la morte, con le ipotesi relative al famoso tesoro e soprattutto al suo luogo di sepoltura. Tecnicamente l'applicazione consente al visitatore, attraverso un touch screen, di sfogliare il libro e leggerne le pagine, cliccando sugli approfondimenti e utilizzando le immagini scelte come cornice nella quale una telecamera proietta l'immagine stessa del lettore.
Il viaggiatore virtuale può così creare la propria personale 'cartolina', da spedire immediatamente via e-mail oppure da stampare ed utilizzare come gadget della propria visita allo stand di Cosenza. (AGI)