Mare: Scopelliti, 5 mln ai comuni per interventi su depurazione
Cinque milioni di euro: e' la somma che la Regione Calabria mette a disposizione degli Ato (ambiti territoriali ottimali) e dei comuni per una prima azione finalizzata alla tutela della balneabilita' delle acque nei 103 comuni costieri. Si tratta di una prima, parziale risposta, alla quale la Giunta regionale fara' seguire una piu' massiccia azione di intervento nel campo della depurazione non appena saranno individuate le risorse necessarie. A presentare quellopc he e' stato definito un vero e proprio "patto per il mare", stamani, nelc orso di una conferenza stampa, e' stato il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, affiancato dagli assessori ai lavori Pubblici, Pino gentile, ed all'ambiente, Francesco Pugliano. "Il fabbisogno dei nostri comuni - ha detto Scopelliti - e' di circa 300 milioni di auro, Ne abbiano appena 36. Con queste cifre non si possono risolvere i problemi, ma e' gia' qualcosa avviare un lavoro che rappresenti la premessa di un intervento successivo piu' ampio". Scopelliti e' partito dal presupposto che le condizioni del mare calabrese stiano migliorando. "Con un recente atto deliberativo - ha detto - la Giunta regionale ha recuperato alla balneabilita' 18 chilometri di costa.. Abbiamo lavorato - ha affermato - per avere un quadro dei problemi della depurazione nella nostra regione. Il mare e' una ricchezza imprescindibile per le prospettive di sviluppo della Calabria. E' una risorsa strategica e funzionale. I nostri studi hanno fatto emergere criticita' che vanno aggredite. Ci sono gli Ato, i Comuni e la Regione, un sistema che non funziona adeguatamente. Abbiamo individuato i primi 5 milioni di euro. Cominciamo a dare una risposta al fine di consentire ai comuni di intervenire". Il passo successivo della Regione sara' la rimodulazione del Por. "Cosi' com'e'e - ha detto il presidente - il Por non garantisce risorse sufficienti. Ma da qui a settembre saremo in condizione di dare nuove risorse ai Comuni che dalla prossima estate saranno chiamati a dare conto di quanto avranno fatto per risolvere il problema dell'inquinamento, a partire dagli scarichi a mare". Tra qualche settima, ha poi aggiunto Scopelliti, partira' un piano per circa 38 milioni di euro contro l'erosione costiera. Ci sono situazioni gravi in tutta la Calabria che non e' certo possibile risolvere in due mesi, ma e' possibile creare le condizioni per intervenire su quella che consideriamo una priorita'". Scopelliti non ha risparmiato un'annotazione polemica nei confronti del suo predecessore, Agazio Loiero, il quale, cinque anni addietro, chiese scusa con una lettera pubblicata dal "Corriere della Sera" ai turisti che in Calabria avevano trovato il mare sporco: "Dopo le scuse - ha detto Scopelliti - non e' stato fatto niente". Della necessita' di "dare il giusto valore al mare" ha parlato l'assessore Pino Gentile. "Naturalmente - ha affermato - cio' e' possibile se funzionano i depuratori. Il mare calabrese, comunque, e' sporco ma non e' inquinato. Dobbiamo coinvolgere i prefetti e la magistratura per reprimere i reati ambientali". Di un "patto per il mare" ha parlato l'assessore Pugliano. "Il mare - ha detto - in una regione con 700 chilometri di costa - deve avere un ruolo centrale di una nuova azione di sviluppo. Per quanto riguarda la depurazione - ha aggiunto - la Calabria, come in altri settori, e' sotto prescrizioni comunitarie. Le attivita' che stiamo per mettere in campo vanno messe bene a fuoco. Va contrastata una grande fetta di abusivismo e di illegalita'. Vogliamo per esempio sapere come funzionano i servizi di auto spurgo per mettere in campo azioni a tutela del mare. Sotto questo aspetto - ha proseguito - ci aspettiamo il contributo di ogni cittadino contro l'abusivismo". Pugliano ha poi annunciato l'imminente firma di un contratto per la pulizia delle acque marine in superficie, attraverso l'impiego di battelli appositamente attrezzati in 14 porti calabresi. Poi ha lamentato la scarsa conoscenza, da parte dei Comuni, delle procedure finalizzate all'ottenimento della bandiera blu, il riconoscimento per i centri costieri con le acque marine piu' pulite. "Solo 4 comuni calabresi - ha detto - hanno avuto il riconoscimento, non perche' manchino i centri con i requisiti, ma solo perche' appena 6 comuni ne hanno fatto richiesta. Occorre una campagna formativa ed informativa rivolta alle amministrazioni comunali costiere affinche' sfruttino questa opportunita'. Puntiamo - ha detto l'assessore - su un pacchetto di azioni strutturali ma anche culturali, contro illegalita' ed abusivismo".