di Vito Barresi
L'unica cosa che è rimasta ancora aperta è la pagina social dei Supermercati Pam Crotone anche se la data dell'ultimo post di offerte e occasioni di risparmio e sconti è implacabilmente ferma ormai da molti mesi al 17 gennaio 2014.
Per il resto in versione non virtuale, anche se qualcuno dice e altri ancora sperano che forse un giorno riapriranno, i padiglioni simbolo del consumismo popolare nella provincia economicamente più svantaggiata e statisticamente più povera del Paese, i tanti punti vendita concentrati nelle mani di un solo proprietario, che facevano capo alla Metà Supermercati, per il momento sono la fotografia reale di un capoluogo del Sud che vanta il titolo nazionale di aver perso in un sol colpo tutti i suoi supermercati, dislocati nel perimetro urbano.
Tutti chiusi, scomparsi improvvisamente in un solo istante, nel giro di pochi mesi lasciando un vuoto non solo nella folla consumerista ma anche tranciando di netto un nutrito contingente di lavoratori, improvvisamente disoccupati, mobilitati e cassintegrati dopo gli accordi in Prefettura.
Crotone alza la bandiera bianca della deflazione, in perfetto anticipo sui dati Istat che hanno fatto ritornare indietro le lancette del tempo italiano al 1959, un anno prima del grande boom economico degli anni Sessanta, presentandosi come il modello vintage di un deserto commerciale, praticamente parallelo agli spazi della deindustrializzione locale, da tempo ferma su una lunga e lenta bonifica di tanti siti inquinati.
La carriera di Pristerà cominciò sul finire degli anni ’70 quando aprì il suo primo supermercato, il ‘Frizer’ nella centralissima via Roma. Poi una crescita graduale, partendo dai gruppi d’acquisto a marchio Conad e Despar, senza mai abbandonare l’ambizione di crescere. Così insieme ai suoi fratelli, Pristerà riuscì a collegarsi con Sigma di Bologna, dando vita al consorzio Sigma Calabria, divenendone amministratore delegato. Dieci i supermercati e gli ipermercati tra Crotone e Trebisacce, 35 in tutta la Calabria serviti dalla sua piattaforma logistica, la Surgel Jonica, concentrata in dieci mila metri quadrati, un'azienda che dava lavoro a circa 400 persone.
Il congegno era intelligente, fonte di introiti rapidi e rendimenti derivati. Di fronte alla globalizzazione che avanzava con il suo impressionante effetto drenante dell'intera circolazione monetaria provinciale, sbalordito dalle performance della Gdo appostata sulla Statale Jonica 106, una vera e propria dogana commerciale all'ingresso di Crotone, due o tre giganteschi aspiratori di tutto il danaro circolante nel territorio, Pristerà puntò astutamente sul volano occupazionale, familiarizzando la spesa e i consumi urbani, sollecitando la fidelizzazione amicale, strumentalizzando il prestigio politico che lo portò rapidamente a diventare assessore comunale, forte di una cospicua quota di voti personali, il polmone elettoralistico del Partito Democratico e del suo capo indiscusso, il sindaco Giuseppe Vallone.
L'improvviso crollo del re dei supermercati crotonesi, costretto a portare i libri in Tribunale, con l'ennesima catastrofica perdita di posti di lavoro è stato un fatto traumatico per la popolazione che dalla sera alla mattina si è trovata di fronte al desolante scenario delle saracinesche serrate.
Il Pam Club SuperStore di Fondo Farina, costruito simultaneamente a una nuova strada comunale, miracolosamente apparsa dopo decenni di inutile attesa dei residenti, che collega il centro con una delle periferia più abbandonate, adesso è un parallelepipedo angosciante di una solitudine e tristezza, un parcheggio abbandonato di carrelli e cartelloni bruciati dal sole, che spegne il ricordo degli affollati happy day a suon di sconti e risparmi.
Ci sono ancora quelli che arrivano fin lì, praticamente quasi al limite del terreno dove c'era la vecchia discarica dei rifiuti urbani, per fare acquisti al centro commerciale. Ma poi si accorgono che il cartello avvisa la gentile clientela che dal 24 luglio 2014 il SuperStore per lavori inerenti la prossima inaugurazione resterà chiuso. Ci scusiamo con la gentile clientela per il disagio... E sconsolatamente tirano avanti... aspettando un chimerico, sfavillante taglio del nastro, con tanto di sindaco e festa nello spiazzo.
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