Lunedì 20 celebra 150 anni. Un secolo e mezzo di storia, che saranno ricordati, in tutt’Italia, presso ogni Capitaneria di porto, in contemporanea con una cerimonia solenne che si svolgerà a Civitavecchia e promossa dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera, alla presenza delle massime autorità dello Stato, tra cui i tre Ministri di diretto riferimento funzionale: Infrastrutture e dei trasporti, Ambiente e Politiche Alimentari, oltre che della Difesa.
Fu re Vittorio Emanuele II, il 20 luglio del 1865 che, nella cornice di Palazzo Pitti a Firenze, dove da poco era stata trasferita la capitale del giovane Regno d’Italia, firmò il Regio Decreto n. 2438 che istituiva il Corpo delle Capitanerie di porto. Il nuovo organo dello Stato riassumeva in sé quelle che erano state le funzioni dei Comandi centrali e delle varie organizzazioni periferiche che, negli Stati preunitari, amministravano e disciplinavano l’attività nei porti italiani e nelle acque marittime di giurisdizione.
Durante questi 150 anni di attività le Capitanerie, oltre alle funzioni proprie della navigazione e del trasporto marittimo, sono state e continuano ad essere depositarie di una tradizione militare e marinara mai smentita, in virtù della quale la fedeltà alla Patria ed il profondo radicamento dei principi di solidarietà marinara e salvaguardia della vita umana in mare non ha mai conosciuto, non conosce, né conoscerà dubbi di sorta.