Lettera ai Romani del vicario del Papa; dopo la devastazione della malapolitica, salvare Roma è possibile

Salvare Roma è possibile! Anche se dopo la devastazione barbarica della malapolitica non sarà un lavoro facile, ammette il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa ma “per noi cristiani, è doveroso. Roma è sempre stata una città accogliente; oggi deve recuperare e sviluppare questa sua vocazione, dentro la complessità della metropoli”.

In una Lettera ai romani diffusa nella tarda mattinata di domenica 11 ottobre il porporato esorta i romani “a rinascere, ad avere una scossa, ripartendo dalle molte risorse religiose e civili presenti ” nella capitale.

Il porporato ha divulgato la sua riflessione partendo preliminarmente dal vissuto sociologico di roma, sofferente, complessificata, angosciata, da un cambiamento radicale delle antropoligie e degli stili di vita, persino sprovvista di quegli elementari tutele di base tali da renderla capace di affrontare la difficile transizione da capitale nazionale a città mondiale, aperta a una nuova dimensione globale. Nel punto messo quasi a sigillo di un ciclo di vita politico amministrativa cittadina convulso e disordinato, il cardinale, in sintonia con le vedute e le preoccupazioni di Papa Francesco, mette in rilievo che “Roma, negli ultimi sessant’anni, è profondamente cambiata, a cominciare dalla estensione urbanistica e dal numero degli abitanti cresciuti di oltre un milione, anche per un crescente fenomeno di immigrazione dall’estero. Dal punto di vista urbanistico, i quartieri periferici, in particolare, dagli anni Sessanta in avanti, sono sorti alla meglio, senza un piano regolatore intelligente e anticipatore di futuro sviluppo”.

Il crescente espandersi di un atteggiamento di disumanizzazione nelle relazioni sociali e nella vita quotidiana della città eterna è anche il prodotto di un “clima di esasperazione degli abitanti che non nasce oggi e si spiega non tanto per la presenza del centro immigrati e dei rom, ma per il crescere tra la gente della sfiducia nelle istituzioni giudicate latitanti. Vi dilaga lo spaccio della droga, la delinquenza, la prostituzione, le strade sono dissestate, pericolose e non illuminate, i servizi pubblici scarsi, e soprattutto non esistono presìdi che garantiscano la legalità e la sicurezza”.

La ‘Lettera ai Romani’ sarà presentata alla stampa giovedì 5 novembre alle 11.30 nella Sala Rossa del Palazzo apostolico Lateranense, sede del Vicariato, in una conferenza a cui prenderà parte lo stesso cardinale vicario. La sera dello stesso 5 novembre, alle 19.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, si svolgerà l’incontro di presentazione della “Lettera”, rivolto ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’università e della scuola, della società civile oltre che naturalmente a tutto il laicato cattolico romano.

CAMBIO DOC

Fonte - News Tv2000