Re-tweet > Renzi il Magnifico spacca il centro e rottama Alfano. Pronto ad accogliere i transfughi avrebbe già nel taschino la lista dei nuovi ministri del Renzi II. E con il passare delle ore, in un crescendo di contatti, tanti, tantissimi sarebbero i nomi che affollano i telefonini e i pizzini politici in versione sms.
La regola è aurea. Meglio prima che dopo. In vista di prossime e impegnative scadenze elettorali per Renzi vale il suggerimento del lava più bianco anche per il Governo 'new' che si va ipotizzando con l'uscita dalla maggioranza di Angelino Alfano. Come il nuovo Dash o il nuovo Dixan, la formula si rinnova soltanto negli additivi colorati che in questo caso virerebbero sul Bianchi e Verdini. Ci sono tutti i presupposti per far fuori Alfano. Un popolo di scalatori alla ricerca del posto al sole in un ministero o in un sottodicastero è già rombante, in stato di evidente agitazione, attorno a Montecitorio e Palazzo Chigi, specie in questi giorni decisivi per il passaggio della legge elettorale, la tanto attesa Riforma di Renzi che pare non avrebbe più paura di essere cecchinato da un fuoco amico proveniente dal suo stesso partito.
Ultima chiamata per Angelino Alfano. Per il Renzi bis pronta la lista dei nuovi ministri. L’ ipotesi di un Renzi Bis sta agendo come un vero e proprio grande magnete capace di mettere a soqquadro e scombussolare il Parlamento. Le offerte buttate in mezzo alla piazza agitano il borsino delle quotazioni ministeriali. Un ministro val bene la messa ad un matrimonio gay. Il partito di Alfano sarebbe a brandelli. Il Ministro degli Interni, ormai privo di ogni appiglio, appare ai suoi in caduta libera, sempre più in difficoltà a tenere unito un gruppo allo sbando, vampirizzato da Renzi, da Mattarella e dalla Boschi, una formazione politica la cui regia occulta è da tempo tornata nelle mani del bolognese Pier Ferdinando Casini.
Tanto che di fronte allo scenario di una spaccatura del governo Renzi ad andarsene sarebbero solo Alfano e pochi altri suoi fedelissimi. Tutti gli altri parlamentari e la maggioranza dei ministri restano in trincea con il caschetto parlamentare, sospirano nei salotti e nelle stanze riservate. Nei boatos si fa il nome di Dorina Bianchi come testa pensante della fronda anti Alfano, a capo della fazione filo renziana,. Conosciuta come la reginetta della Transumanza, la Bianchi iniziò con il Ccd nel 2001, poi passata all’Udc, attraversando la Margherita, per transitare nel Pd, poi ritornare nell’Udc, da dove scese in campo con il Pdl, che lasciò improvvisamente per seguire Alfano. Adesso è considerata molto vicina al premier e alla Boschi. E in tanti la esortano a rientrare nel suo vecchio amore di Pisa, il nuovo Pd di Renzi il Magnifico.