ReTweet > "L’elettricità rappresenta un messaggio radicale, permeante, decentrato, che si traduce nell’eliminazione di quei fattori di tempo e di spazio che condizionavano la nostra vita fino a ieri. Questo è anche il messaggio fondamentale della radio, del telegrafo, del telefono, della televisione, dei computers: tutti mezzi che, al di là dell’uso che ne facciamo, dicono che spazio e tempo sono aboliti, creando una partecipazione in profondità. L’elettricità stessa è messaggio. "Il medium è il messaggio" (McLuhan, 1964). <
di Vito Barresi | Direttore di Cambio Quotidiano Social
Ah…se tornasse l’indimenticabile Saviani (Giorgio, stoico ‘fustigatore’ dei mezzibusti, ovviamente da non confondere con quelli che copia) e magari con lui anche il grande Fortebraccio che direbbero della Rai che Renzi ha messo in bolletta? Che Renzi il Magnifico, solo lui poteva riuscire a fare il miracolo atteso dopo decenni d’instancabili critiche alla Tv di Stato, lotte titaniche contro la lottizzazione, battaglie popolari contro il canone, denunce contro il nepotismo giornalistico, format clientelari e quant’altro, scandali e tangenti, cioè di tramutare con una sola scossa d’elettricità, gli storici ‘mezzibusti’ in vere e proprie “mezzetorce”.
Sarà una tassa molto simile a quella antica e feudale, odiosissima, detta del focatico quella sul il canone Rai, il balzello che si pagherà in cassa all’Enel con un sistema di riscossione ancora da approntare poiché il testo in Finanziaria prevede il rinvio dei dettagli ad un decreto del Ministero dello Sviluppo da presentare entro 45 giorni. Un canone dicono i geniali produttori di questa straordinaria trasformazione della principale industria culturale del Paese ad impianto elettrico, che si pagherà a rate e soltanto sulla prima casa, come il Tesoro ha già precisato nei giorni scorsi.
Per dirla in una, dopo il sedicente ‘capolavoro’ della Riforma del Senato, Renzi realizza il nuvo miracolo della moltiplicazione delle fasce, ovvero la sovrapposizione delle fasce d’ascolto con quelle orarie del consumo energetico. Vi è di più per svelare i misteri altrimenti divini e renderli in questo caso visibili anche in Tv il provvedimento in questione per la prima volta nella storia dei mass media concretizza le analisi di Mc Luhan, quello si geniale sostenitore che la tv come ogni media altro non sono che il prolungamento della corrente elettrica, rottamando l’ormai vecchia televisione del digitale terrestre, per far nascere una Rai a costo Kilowatt.
Talchè molti si chiedono quale dovrà essere il costo reale del canone, come dovrà essere misurato e rendicontato in bolletta, in termini di consumo reale, di tarata e certificata capacità energivora.
Come è risaputo i consumi elettrici sono variabili, in base al momento della giornata e del giorno della settimana. Proprio quando l’auditel sale cioè la mattina presto e nelle fasce orarie serali e notturne, il consumo è più basso perché gli uffici, i negozi e molte industrie sono chiusi. Vedere la tv nelle ore di punta è dunque più costoso per cui la curiosa sovrapposizione di intrattenimento e lampadine dovrebbe determinare prezzi differenziati che riflettono il consumo reale della sera e nei weekend.
Su 22 milioni di utenze familiari, il nuovo meccanismo frutterebbe l'anno prossimo 2,2 miliardi, circa 500 milioni in più rispetto agli 1,7 miliardi raccolti nel 2015. Un 'tesoretto' che il governo potrebbe destinare all'ulteriore riduzione del canone per gli anni successivi, a una diminuzione della pubblicità in tv (in linea con le intenzioni del nuovo vertice Rai, che avrebbe messo in cantiere il taglio degli spot sui canali per bambini Rai YoYo e Rai Gulp, pari a 7 milioni l'anno) o al Fondo per l'editoria.
Altro che Enzo Jannacci con la luna è una lampadina. Adesso per Renzi l’apparecchio tv è soltanto una delle ultime vacche grasse da mungere fino all’ultima goccia di latte fresco. Tanto che la tassa oltre ad essere legata al possesso del televisore, lo sarebbe anche per quello dei vari device come smartphone, tablet e pc, con cui si può vedere la Rai.