CAMBIO| Lega con vista in Piazza Maggiore. Le impressioni di un Maruchein

Retweet > Per molti anni della mia adolescenza ebbi come compagno del cuore un ragazzino meridionale, un maruchèin come Carlo Soricelli. Ho ritrovato quindi, fin dalle prime pagine di questo libro, l'intensa emozione di chi si sente risucchiato in un mondo che riconosce nei suoi più minuti e spesso non edificanti aspetti. Ho esperienza diretta di quanto fosse intrisa di razzismo, di prevenzione, la cultura di una città pur evoluta come la nostra. Un tipo di diffidenza sottile, mai del tutto esplicitata, ma che permeava di sé tutti i rapporti. Negli ultimi decenni fortunatamente tutta la nostra società civile ha compiuto un grande passo in avanti lasciandosi alle spalle quell'orrendo pregiudizio. Fino alle follie leghiste di questi ultimi tempi... In questa stessa città nella quale il successo economico conta sopra ogni altro valore, in questa stessa città che noi pur tanto amiamo, Soricelli ci riconduce ad una notte durante la quale tutti uscimmo nelle strade a scrutare il cielo, in attesa del passaggio dello Sputnik. Ci fu anche per la nostra generazione il Rex di Fellini? Soricelli ne è certo e questa certezza stanotte mi fa bene. E' quindi a questo sogno comune, bellissimo e d'ora innanzi definitivo, che intendo legarmi. Pupi Avati >


di CARLO SORICELLI - Scrittore

Bologna - Io sono un "Maruchein" che ancora si ricorda di "Forza Etna" e Forza Vesuvio e di quello che la Lega e Radio Padania dicevano di noi meridionali. Sporchi, arroganti, che facevano da padroni in casa loro. Nel 1997 ci ho addirittura scritto un libro "Maruchein abitavo in Via del Carroccio", un libro che qui a Bologna e provincia ha avuto successo, le 3000 copie stampate sono state tutte vendute. Questo per farvi capire dove siete venuti a fare la manifestazione. Se solo avessi avuto dietro una casa editrice il successo sarebbe stato maggiore. Pino Aprile ha scritto Terroni 15 anni dopo ed è stato un successo clamoroso. Anche in Padania. Detto questo per commentare la manifestazione di domenica. I leghisti con gli extracomunitari hanno trovato il modo di mangiare per altri dieci anni, poi dopo consumato il pasto se la prenderanno con i marziani, che essendo verdi possono portare una malattia terribile "la marsite",

Noi qui a Bologna e in Emilia siamo umani. Sapete che questa è la Regione con più stranieri in Italia? E non siamo certo terrorizzati, qui in Emilia Romagna siamo accoglienti e cerchiamo l'integrazione. Proprio ieri hanno svaligiato le cantine dove abito, ma di sicuro non me la prendo con i zingari, con gli extracomunitari ecc. me la prendo con i ladri, chiunque essi siano e anche se sono zingari, extracomunitari ecc (qualche anno fa di sicuro eravamo stati noi).

Io non generalizzo, me la prendo con questo governo che dovrebbe mettere a disposizione più fondi e più uomini per Carabinieri e Poliziotti. Mio padre era un carabiniere e di destra, mai avrebbe accettato che una destra democratica e civile si mettesse con chi per oltre vent'anni ha cercato di distruggere l'unità del Paese. Lui si che avrebbe preso un'arma in mano, ma per l'unità d'Italia. Io gli stranieri li guardo negli occhi e non ci vedo altro che uomini come me. Anzi, spesso mi fanno una grande tenerezza nel vedere quanta fatica fanno, quanta umanità sofferente e i lavori umili che svolgono. In tantissimi muoiono al lavoro per infortuni e sfruttamento e in percentuali molto elevate. Adesso sono diventati italiani anche loro, i leghisti, ma è solo tattica. Noi d'origine meridionale residenti al nord faremo ancora da argine contro chi sotto sotto vuole ancora distruggere l'unità del Paese e poi il razzismo che manifestano è "vomitevole". Senza di noi, le nostre mogli, mariti e figli e nipoti avuti con cittadini del nord non passerete mai.

Noi sappiamo bene cosa siamo e cosa siete voi. Mai appogeremo voi e i vostri alleati che si sono accodati. Ma io non casco nella vostra trappola e non vi vengo a contestare, per me non valete neppure il disturbo. Ma ricordatevi che Bologna è sempre Bologna è ha gli anticorpi contro ogni forma di razzismo e di degenerazione sociale.


Lega Nord overlooking Piazza Maggiore. The impressions of a Maruchein - For many years of my adolescence has as companion of heart a southern boy, a maruchèin as Carlo Soricelli. I found then, from the first pages of this book, the intense emotion of those who feel sucked into a world that recognizes in its most minute and often edifying aspects. I have direct experience than it was imbued with racism, prevention, culture of a city while evolved like ours. A kind of distrust thin, never quite spelled out, but that permeated him all reports. Over the last few decades fortunately all our civil society has taken a big step forward, leaving behind that horrendous injury. Lega to the follies of recent times ... In this same city in which economic success counts above all other values, in this city that we love so much though, Soricelli us back to a night during which all went out into the streets to watching the sky, waiting for the passage of Sputnik. There was also for our generation Rex Fellini? Soricelli is certain and this certainty is good for me tonight. And 'then this common dream, beautiful and henceforth definitive, I intend to tie me. Pupi Avati