CAMBIO | Valeria e la sua bandiera della pace nell’orrenda notte di San Bartolomeo

Retweet > Dopo Parigi non servono né parole istituzionalmente ingessate, nè tweet politicamente svogliati. Oltre la borsa di studio annunciata da Renzi, onorare la memoria di Valeria significa cogliere il valore principale della sua vita che è stato quello della pace. La pace è stata la sua unica e straordinaria bandiera come testimoniano i suoi compagni di Emergency. E tra questi Cecilia Strada che la descrive per quel che era realmente ‘una ragazza stupenda, in gamba, una bella, bellissima persona. Una ragazza che da tanti anni si era trasferita in Francia per continuare il suo percorso di studi, di volontaria. Nei nostri gruppi organizzava momenti di raccolta fondi per gli ospedali, momenti di costruzione della cultura di pace, eventi, conferenze, incontri pubblici nel gruppo di Venezia e poi in quello di Trento dove era andata a studiare.’ La pace come sola alternativa al risorgere di un dispotismo asiatico minaccioso, di chiara matrice razzista e nazifascista. La pace come vera e unica risposta di speranza e di giustizia al terrorismo. La Pace contro la Guerra sarà il tema centrale della nuova e decisiva fase politica che si sta aprendo in Italia? Sarà messa in testa ai programmi elettorali su cui il Popolo italiano verrà chiamato a schierarsi definitivamente tra due opposte e inconciliabili visioni del proprio futuro? In questa prospettiva tocca in primo luogo a Mattarella e Renzi non disattendere il senso del martirio di Valeria, raccoglierne l’impegno e la passione per la giustizia internazionale e per la coesistenza pacifica tra i popoli. Lo faranno? >


VITO BARRESI | DIRETTORE DI CAMBIO

Niente sarà più uguale a prima dopo la spietata, orrenda, nuova notte di ‘San Bartolomeo’ che certamente cambierà nella psiche profonda identità e futuro di Parigi e dell’intera Europa.

Un massacro che frantuma il sogno delle nuove generazioni europee e che minaccia di dissolverlo nello specchio di ansia, paura e cecità irrazionale depositato in un opaco e oscuro fondo di sangue e di morte. Come quello storico che segnò l’eccidio più brutale delle vicende francesi che ebbe per quadrante la battaglia di Lepanto contro gli Ottomani, oggi la guerra in Siria, le atrocità e i bombardamenti, sono l’inquadratura di ennesime lotte e ambizioni per il dominio mondiale, un dissacrante intreccio di guerra e neo-imperialismo, che rischia di trascinare il mondo intero in una spirale di violenza e mostruosità.

Sul manto di una strada parigina lastricata di lapidi e tombe, tante vittime innocenti, una città-mondo che da periferia della guerra tradizionale è divenuta palcoscenico e prolungamento di una neo-guerra che minaccia ogni metropoli contemporanea, si sta svolgendo da tempo una battaglia durissima che ha come posta in gioco la Francia e il suo ceto politico dominante, la cui dimensione interna va al più presto distanziata e separata da quella internazionale, e cioè dalle prospettive più alte e complessive dell’Unione Europea e del contesto internazionale. Non che al contesto europeo non importi la disfatta gloriosa di un partito bonapartista o del suo contrario ma i fatti di Parigi rappresentano un punto di svolta decisivo. Essi ci inducono a riconsiderare lo stretto e devastante legame che può insorgere tra lotte politiche nazionali e strumentalizzazione del terrorismo internazionale come già si vide nella tragica stagione del brigatismo rosso e del neofascismo italiano.

In base e a queste fondate ‘impressioni’ occorre quindi impegnarsi a studiare a fondo la logica degli stati, le tentazioni risalenti di un ben determinato bellicismo, ogni equivoca chiamata alle armi che pure aleggiano nella propaganda guerra fondaia diffusa a bassa soglia dai media e da certa stampa. Tutto ciò perché simili scenari involutivi della guerra all’Isis, intesa come equivoca continuazione della lotta politica interna, contrasterebbe radicalmente con il significato straordinario e toccante del martirio di cittadini senza colpa, a cui pure dovranno rispondere oltre che i terroristi assassini anche coloro che per gravi responsabilità di governo, o per dimostrabili errori di Stato, in qualità di capi hanno sottovalutato o omesso.

Da questa prospettiva appare urgente un nuovo ragionamento democratico che dovrà essere centrato su pilastri certi che sono quelli della pace, della libertà, della sicurezza e della democrazia. Se, dunque, è chiaro che sul crinale delle necessarie e prossime scelte politiche, costituzionali e strategiche, l’Italia non può e non deve rinunciare a combattere l’Isis, in quanto emergente rappresentazione di una pericolosa versione post moderna del dispotismo asiatico di matrice razzista e nazifascista, è anche vero che questa lotta deve essere fatta alla luce del dettato costituzionale, cristallinamente tracciato nell’art.11. Mattarella e Renzi sono chiamati doverosamente a leggere e connettere il senso autentico che sta dentro la crudele uccisione di Valeria, riascoltandolo non solo con ‘religioso’ sentimento di pietà ma strutturandolo in uno con quello di una più alta e consapevole coscienza democratica della pace. D’altra parte questo ci dicono le giuste e toccanti parole della sua mamma e del suo papà che ne hanno delineato il ritratto a futura memoria, “una persona meravigliosa, figlia, cittadina, studiosa, ecco potrei parlare delle mille sfaccettare, una persona meravigliosa che ci mancherà molto, che mancherà anche al nostro Paese, perché persone così sono persone importanti.”


The peace flag of Valeria in hideous night of St. Bartholomew - After Paris does not need words or casts institutionally nor politically listless tweet. Besides the scholarship announced by Renzi, honor the memory of Valeria means grasp the main value of his life was that of peace. Peace was his unique and extraordinary flag as evidenced by his fellow Emergency. And among them Cecilia Strada that describes to what was really 'a beautiful girl, smart, beautiful, beautiful person. A girl who for many years had moved to France to continue his studies, to volunteer. In our moments of groups organized fundraising for hospitals, moments of building the culture of peace, organizing events, conferences, public meetings in the group of Venice and then in that of Trento where she was studying. 'Peace as the only alternative to resurgence of Asian despotism threatening, clearly racist and Nazi-fascist. Peace as the one true answer of hope and justice to terrorism. Peace against war will be the central theme of decisive new political phase that is opening up in Italy? It will be the focus of the electoral programs of which the Italian people will be called to take sides between two definitely opposed and irreconcilable visions of their own future? In this perspective, it touches primarily Mattarella and Renzi not disregard the meaning of martyrdom of Valeria, collect the commitment and passion for international justice and for peaceful coexistence among peoples. Will they? _vitobarresi @

Le drapeau de la paix de Valeria dans la nuit hideuse de Saint-Barthélemy - Après Paris n'a pas besoin de mots ou jette institutionnellement ni politiquement Tweet apathique. Outre la bourse annoncé par Renzi, honorer la mémoire de Valeria signifie saisir la valeur principale de sa vie était celui de la paix. La paix était son drapeau unique et extraordinaire comme en témoigne par son compatriote urgence. Et parmi eux, Cecilia Strada qui décrit à ce qui était vraiment «une belle fille, intelligente, belle, belle personne. Une fille qui depuis de nombreuses années avait déménagé en France pour poursuivre ses études, à faire du bénévolat. Dans nos moments de groupes organisés de collecte de fonds pour les hôpitaux, des moments de la construction de la culture de la paix, l'organisation d'événements, des conférences, des réunions publiques dans le groupe de Venise, puis dans celle de Trento où elle étudiait. «La paix comme la seule alternative à résurgence du despotisme asiatique menaçant, clairement raciste et nazi-fasciste. La paix comme la seule vraie réponse de l'espoir et de la justice au terrorisme. Paix contre la guerre sera le thème central de la nouvelle phase politique décisive qui se ouvre en Italie? Il sera au centre des programmes électoraux dont le peuple italien sera appelé à prendre parti entre deux visions opposées et irréconciliables définitivement de leur propre avenir? Dans cette perspective, il touche principalement Mattarella et Renzi pas ignorer le sens du martyre de Valeria, recueillir l'engagement et la passion pour la justice internationale et de la coexistence pacifique entre les peuples. Vont-ils? _vitobarresi @