Cambio | Gioventù jhaidista tra violenza e potere, interessi e idolatria

Retweet >> Non è la latitudine di provenienza delle persone che ne fa o meno dei terroristi, è il fatto di poter sopravvivere che ne determina il senso della volontà. Alimentare nei giovani dei valori anche se distorti e promesse di una vita migliore per loro stessi e coloro che amano, fa la differenza nell’antitesi della globalizzazione che in realtà dona benessere solo a pochi e non a tutti. Così anche il terrorismo jhaidista non è un fatto di cultura o di ignoranza, è una questione di controllo delle risorse mondiali necessarie e insostituibili quali: petrolio, cibo, acqua oltre al possesso dei territori strategici. È una favola tutta occidentale quella secondo cui i terroristi sono degli ignoranti in realtà sono tutti o quasi molto ben istruiti in particolare quelli che provengono dall’Europa e dagli Stati Uniti, figli di due o tre generazioni di immigrati naturalizzati nei paesi d’occidente. I terroristi sono dei deliranti tossici, esaltati dall’inconsistenza del nulla e nel nulla credono. Si fanno saltare in aria in nome di un dio che come ogni altro ‘essere supremo e superiore’ non esiste, non è mai esistito e non esisterà mai! >


di Carla Liberatore

Assumono droghe di ultima generazione anche quelle che i nostri adolescenti ancora non conoscono, bevono come porci mai sazi e assetati di sesso e di potere, sottomettono le donne alle loro voglie. Non sono bestie perché le bestie si offenderebbero ad essere paragonate a simili esseri purtroppo viventi.

La base del terrorismo quindi non si poggia sulla mancanza di cultura e di valori, piuttosto sull’annientamento di coscienze già ‘fini’ di sé stesse e assottigliate ancor di più dall’indottrinamento. Il punto focale del terrorismo non è riconducibile neanche al conflitto israelo-palestinese poiché trova il suo fondamento su questioni del tutto pratiche.

Attualmente l’Occidente, tanto odiato dai terroristi e fondamentalisti islamici, detiene il 100% delle risorse mondiali mentre gran parte del Medio Oriente, dell’Africa e di altri paesi del mondo orientale e in parte anche occidentale, sono ridotti alla fame più totale, non hanno cibo, non hanno ricchezze alcune ripartite fra le popolazioni, non hanno acqua, tanto meno possono dire di avere una casa o un lavoro o un mezzo di trasporto personale.

Le ragioni fondamentali del terrorismo sono il Potere e la Fame e le necessità di determinati personaggi quali per esempio Al-Baghdadi, di fatto tagliati fuori dal ‘gotha’ dei governanti che si spartiscono mazzi e mazzette di petrolio, favoritismi, alimenti, acqua e tutto il resto possibile e immaginabile, che vorrebbero invece e forse tutto sommato anche a ragione, farne parte ed essere fra coloro che di tali ripartizioni possono godere. Dunque agli sceicchi, emiri e califfi vari non rimane altro che utilizzare l’arma di persuasione soprattutto verso i giovani, sobillandoli a una guerra che, anche se solo in apparenza, deve per forza avere radici profonde, ecco perché viene chiamata in ballo la religione, somministrata in pillole sintetiche con tutte le storture del caso e comode a chi li manda a combattere. Gli stessi sceicchi, emiri e califfi fanno leva poi anche su un’altra ragione profonda che contempla l’ambito del diritto umano e cioè: la discriminazione, l’emarginazione; la medesima condizione che lor signori ricchi fondamentalisti affrontano come un’onta verso la loro persona e la propria ‘religione’, quella stessa situazione che li trattiene fuori dalla lobby mondiale di chi decide le ricchezze del ‘monopoli globale’. Ed è così che questi ragazzi europei, americani quanto mediorientali vengono incitati a scagliarsi con estremo odio verso quello che è ritenuto il nemico che li fa vivere al margine della società, che li rende poveri e schiavi di una condizione di non lavoro o di lavoro mal pagato.

La stessa tra l’altro che rende schiavi tutti i ragazzi del mondo, almeno quelli che non vivono in situazioni di agiatezza nei paesi più ricchi, un esempio ne è la Grecia così come anche l’Italia fa la sua parte. Questo spiegherebbe anche l’avvicinamento di giovani occidentali verso gli ‘ideali’ dell’ISIS, dovuto quindi all’indottrinamento telematico oltre che sociale, che viene perpetrato da chi aspira ad avere non solo una poltrona nel gotha dei tiratori di dadi del ‘monopoli’ nell’ambito delle fondamentali risorse necessarie alla vita e al progresso degli stati, ma che forse ambisce ad ottenere il primo posto in questo girone di vite umane e di ricchezze immense, mentre tutti gli altri individui possono tranquillamente continuare a fare la fame, a non avere acqua da bere e a fare le guerre in nome delle religioni, islamiche, cattoliche, induiste o quel che siano.

Infinte il terrorismo determinato verosimilmente da tali ragioni non può essere combattuto con le ‘missioni di pace’, armi in mano, eserciti d’occupazione e bombardamenti vari, è come combattere la fame dando schiaffi alla gente, ha lo stesso identico valore. Il terrorismo si combatte sì con le missioni di pace, ma quelle missioni in cui viene insegnato ai popoli a costruire case, ponti, scuole e strade; in cui viene portato da mangiare e da bere a chi muore di sete e di fame e viene insegnato come procurare acqua e cibo nei loro territori. È questa l’arma vincente contro il terrorismo, il cannone della solidarietà e della speranza, la bomba batterica del virus della ripartizione equa di ogni ricchezza.

Quando i popoli non avranno più una disperata fame e sete e non dovranno più sentirsi messi all’angolo da poteri immensamente più grandi di loro, smetteranno anche di credere in déi inesistenti, poggeranno le armi e finalmente inizieranno a mangiare buon cibo e a nutrire le loro coscienze con ottima cultura e una spiritualità più che convincente. Fino a quel giorno i ragazzi e ogni nuova generazione da Zenit a Nadir, imbracceranno fucili e mitragliatrici e si imbottiranno di ogni sorta di droga e continueranno a credere alla stratosferica cretinata che Allah o chicchessia li aspetta all’altro mondo con le braccia aperte e con settanta bellissime vergini accondiscendenti.



Youth jihadist. The "Generation Terror" between violence, interests, power and idolatry. - It is not the latitude of origin of the people who does or does not terrorists, it is being able to survive that determines the direction of the will. Food in young people the values ​​even if distorted and promises of a better life for themselves and those they love, makes the difference nell'antitesi of globalization that actually gives being only a few and not to all. So even terrorism jhaidista is not a cultural or ignorance, it is about control of global resources necessary and irreplaceable such as oil, food, water, in addition to possession of strategic territories. It's a fairy tale that all Western that terrorists are ignorant actually are all very well educated or most particularly those who come from Europe and the United States, children of two or three generations of immigrants naturalized in the countries of the West. Terrorists are toxic delirious, excited dall'inconsistenza of nothing and believe in nothing. You blow up in the name of a god who like each other 'supreme and superior' does not exist, has never existed and will never exist! _carlaliberatore @

Djihadiste jeunesse. Génération Terreur entre la violence, les intérêts, la puissance et l'idolâtrie. - Il est pas la latitude d'origine des personnes qui fait ou ne fait pas des terroristes, il est d'être capable de survivre qui détermine le sens de la volonté. Alimentaire chez les jeunes les valeurs même si déformées et les promesses d'une vie meilleure pour eux-mêmes et ceux qu'ils aiment, rend le nell'antitesi de différence de la mondialisation qui donne effectivement être que quelques-uns et non à tous. Ainsi, même le terrorisme jhaidista est pas un bien culturel ou de l'ignorance, il est sur le contrôle des ressources mondiales nécessaires et irremplaçables tels que l'huile, de la nourriture, de l'eau, en plus de la possession de territoires stratégiques. Il est un conte de fées que tout l'Ouest que les terroristes sont ignorants en fait sont tous très bien éduqués ou plus particulièrement ceux qui viennent de l'Europe et les États-Unis, les enfants de deux ou trois générations d'immigrants naturalisés dans les pays de l'Ouest. Les terroristes sont toxiques délire, dall'inconsistenza excité de rien et ne croient en rien. Vous soufflez dans le nom d'un dieu qui aime l'autre »suprême et supérieure 'does not exist, n'a jamais existé et ne sera jamais exister! _carlaliberatore @