Al ballottaggio i francesi vanno senza amarezza né nostalgia e senza Francois Hollande dopo averlo ghigliottinato con un voto secco al primo turno delle Regionali. La mannaia elettorale colpisce la testa di uno sprovveduto e arrogante capo di stato che ha portato al sacco di Parigi con una irresponsabile e indecorosa conduzione della lotta al terrorismo fino e dopo le tragiche e disumane stragi dello scorso novembre. Vince il Fronte Nazionale di Marine Le Pen secca sconfitta del Partito Socialista. Fronte Nazionale sfiora il 30 % dei voti davanti al raggruppamento di Sarkosy (27%) e al PS (23%).
Delusione per la destra, poiché il successo del Fronte Nazionale rimette in discussione la leadership di Nicolas Sarkozy e lancia Marine Le Pen alla presidenza della Repubblica. Al ballottaggio si va senza Hollande cancellato in fretta, nonostante abbia resistito con tutti i mezzi messi a disposizione dallo Stato di emergenza appositamente pilotato da un presidente azzoppato ma soprattutto stordito e disorientato dalla stessa presa di coscienza dei suoi gravissimi errori politici che hanno generato tanto lutto tra i francesi e non solo.
Nicolas Sarkozy ritiene che questo risultato sia un segno di "profonda esasperazione dei francesi".
Accreditato con forti chances di vincere a Nord-Pas-de-Calais e Piccardia in Paca, il movimento di Le Pen è il vincitore indiscusso di questo primo turno. Grandi punteggi per Marine Le Pen e Marion Maréchal-Le Pen, che si collocano al di sopra del 40%, in Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, ma anche in Borgogna e Franca-Contea Midi-Pirenei e Linguadoca Rossiglione, a sorpresa, nel Centro-Val-de-Loire.
"Un grande risultato che accogliamo con umiltà", ha commentato Marine Le Pen che si colloca tra il 40,3% e il 42,1% dei voti nel Nord-Pas-de-Calais / Piccardia. Il presidente del partito ha ribadito che ‘il Fronte Nazionale è il fronte unico veramente repubblicano.’
Tre settimane dopo gli attacchi di Parigi, molti leader socialisti speravano nella rimobilizzazione all'interno del loro elettorato. Stavano scommettendo su una traduzione particolare nei sondaggi presidenziali dell'enorme popolarità di rimbalzo dopo che Francois Hollande aveva visto impennarsi la sua posizione tra i 10 ei 20 punti in tre settimane. Ma erano soltanto illusioni. Frantumate in fretta da una realtà di tremenda avversione verso un inetto che farebbe bene a dimettersi al più presto.