- l'Elzeviro di Venturino Lazzaro -
C'è un tempo splendido, ancòra, e vedo dalla finestra che il fico ha ancora quasi tutte le sue foglie. Alla radio il solito bollettino di guerra, e qualche canzone più o meno nuova. Da due giorni è uscito un disco (si chiamano ancora così?) dal titolo "Le cose che non ho". Titolo geniale, forse un po' retorico, ma stimolante, che induce a fare due conti. Per quanto mi riguarda, non ho molti rimpianti (almeno non moltissimi) e non ho pentimenti (pochissimi). Non ho tutti i dischi e i libri che vorrei (...non li avrò mai). Non ho, purtroppo, l'età di mia madre (più rilassante), e non ho, per fortuna, l'età dei miei figli (troppo impegnativa). Non ho (non mi sento) un'identità europea (troppo restrittiva), non ho un'identità calabrese, troppo estensiva (...sono catanzarese!). Non ho conti all'estero, non ho padroni (almeno ufficialmente) e, soprattutto, non ho servi. Non ho odi razziali (solo qualche antipatia per pochi ariani residenti). Non ho simpatia per inchìni servili e baciamano umilianti. Non ho in casa un arsenale. Non ho una fede tanto incrollabile da morire per essa, e tanto meno da uccidere qualcuno (ho voglia invece del presepio e della messa di Natale, libero di non andarci). Non ho alcun trasporto per bombardamenti, benedizioni e circumlocuzioni esagerate. Non ho fretta, non ho sonno. Non ho invìdia, se non per chi guida un'Ape (ce l'avrò...) e per chi suona musica ad orecchio. Non ho troppi debiti (ma una gran pulsione a farne). Non ho spazio per tutte le chiavi inglesi e le pentole che vorrei. Non ho retropensieri nè secondi fini ...Non ho tempo. E mi accorgo solo ora di non avere abbastanza origano per la pizzaiola che avevo programmato (ma lo troverò). Buon appetito.