CAMBIO | Marine Le Pen. La donna di destra che fa paura agli uomini di sinistra

Donne che corrono con i lupi? Ma perché poi andare a mettersi dalla parte di una tipa come Marine Le Pen, che non è Carla Bruni e neanche Segolene Royale, quelle donne di razza della politica francese d’alto bordo, una destrorsa che i nipotini dei ‘cattivi maestri’ descrivono e satireggiano paragonandola al padre con i capelli biondi? Incubo della sinistra francese, in breve sempre allusa e descritta come una donna selvaggia, una forza psichica irrazionale e guerresca, tribale e arcaica, potente e istintuale, la lupa ferina e al contempo materna, esalta e non soffoca le paure dei francesi, le insicurezze dei disoccupati, l’abbandono delle periferie marginali, che non intacca neanche di striscio gli stereotipi maschilisti di certo gallismo ancora imperversante nella Francia profonda. Tuttavia questa volta, e va scritto, le donne francesi tra un uomo di centrodestra, diciamo alla Sarkosy, e un uomo di sinistra, figuriamolo alla Francoise Hollande, sceglierebbero senza alcuna esitazione, oltre i vecchi pregiudizi della politica, essenzialmente una donna. Non perché di destra, non perché di sinistra ma innanzitutto perché è una donna. Fin dalle prime vittorie del 2012, il successo di Marine Le Pen venne chiamato ‘onda blu’. Ed evidentemente, riecheggiando le invenzioni del più noto pubblicitario delle campagne elettorali Jacques Seguela, autore del fortunato slogan mitterandiano ‘una forza tranquilla’, la formula della 'morbida' candidata del Front Nazional, l’estrema destra in parlamento, questa volta lava davvero più bianco delle altre. Tanto da conquistare nel cestello della lavatrice del voto ampie fasce dell'elettorato francese, compresi i gruppi precedentemente antipatizzanti, come le donne e i giovani. Con la sola forza del cognome, la spiccata capacità di parlare direttamente gente, miscelando in misurate dosi giovinezza e genere femminile nella ricetta della sua leadership, fino a presentarsi nuova e lavata con Perlana nel panorama politico infeltrito e grigio. Accompagnata da Marion, che dicono abbia davvero stoffa, più fascinosa e dolce, bella francese, dunque donna attrattiva ancora più pericolosa di quanto si possa immaginare.


_vitobarresi@direttoreCambio

Marine Le Pen ha letteralmente demolito il classico, mitico ( ma poi fino a che punto ?) bipartitismo parigino dopo essersi messa al lavoro da anni con l’unico obiettivo di "disinfettare" e dare un parfum popolare alla marca politica del Front National. Un partito pesantemente stigmatizzato per il suo antisemitismo, che lei sembra essere riuscita a trasmutare come piombo in oro, con un passaggio alchemico miracolistico, tale da farlo accogliere dagli elettori in nova vitae di rispettabile forza pronta a governare il paese della Marsigliese. Oggi, gli elettori si rivolgono alla signora Le Pen non solo a causa della delusione verso i politici e le loro false promesse non mantenute su economia e occupazione, ma anche perché hanno potuto constatare un che solo lei è una specie di Giovanna d’Arco, la Santa Marina di Calcutta che si alza la mattina presto per stare accanto alle tante angosce, insicurezze e nevrosi della gente comune.

In una nazione sull’orlo di una rottura psichica impressionante, al limite del collasso nervoso, desertificata e spopolata, dove la maggior parte delle parrocchie e della Cattedrali sono chiuse per mancanza sia di fedeli che di preti, in cui le grandi città hanno vampirizzato le regioni rurali e le antiche prefetture dei terroir, dove è avvenuto il corto circuito paura/inconscio, immigrazione/super io/grandeur, solo l’estrema destra ha continuato a presidiare il territorio, restando in piedi davanti a una bandiera tricolore anche quando la marea straniera invadeva il sacro suolo della patria, conseguendo il risultato di diventare il "primo partito della Francia".

Per questo la stessa Le Pen sta raccontando tale avanzata nei termini di una‘reconquista’ della Francia vera, una vittoria dei "territori dimenticati" della repubblica, da cui è sgorgato in silenzio il grido pulito e chiaro di quanti vogliono mantenere il paese "autenticamente francese", dichiarando che "tutti i francesi hanno un posto al nostro fianco". A Calais, dove sorge un campo profughi che tutti chiamano "la giungla", il FN ha fatto il pieno garantito del 50% dei voti.

La nipote di Marine Le Pen, Marion, 25 anni, continua invece a puntare sul richiamo del passato, sui valori familiari e su una politica dell'identità radicata nel cattolicesimo. Tre anni fa, era una studentessa di legge a Parigi, quando suo nonno, Jean-Marie Le Pen, che ha fondato il partito nel 1972, veniva sfrattato dal comando dopo una faida familiare, che ha radicalmente cambiato il volto di quel gruppo tanto che adesso Maréchal-Le Pen, già membro del parlamento FN, è ben posizionata per andare a ricoprire la funzione di presidente della regione, dopo la votazione nel secondo turno.

Gli analisti hanno setacciato il voto di Marine Le Pen. Segmentandolo con la statistica hanno scoperto che in maggioranza questa volta il consenso è venuto dalle donne. Molte appartenenti alle penne bianche, le gazzelle grigie, la quota anziane, tradizionalmente cattoliche. Le donne sono state una riserva di voti che Marine Le Pen ha sollecitato a mobilitarsi contro l'astensionismo. L’associazionismo femminile di stampo borghese continua ad attaccare duramente la demagogia di Marine sostendo che i suoi discorsi sono intrisi di bugie e ambiguità antifemministe. Mettendo sotto accusa un linguaggio che giocherebbe sia sul registro della "femminilità classica" ( la casalinga) che sull’immagine ‘virile’ lasciata in eredità da suo padre. Tutto per non correre con quella che potrebbe diventare la prima donna presidente della repubblica in Francia.


Marine Le Pen. The right woman that scares men left - Women who run with the wolves? But why go to take the side of a girl as Marine Le Pen, who is not even Carla Bruni and Segolene Royale, the women's race in French politics on the high board, a right hand that the grandchildren of 'bad teachers' and describe satirise comparing it to his father with blond hair? Nightmare of the French left, in short always alluded to and described as a wild woman, a psychic force irrational and warlike, tribal and archaic, powerful and instinctive, the wolf feral, yet maternal, enhances and does not stifle the fears of the French, insecurities the unemployed, the abandonment of marginal suburbs, which does not affect either smear sexist stereotypes certainly gallismo still raging in France deep. However this time, and is written, French women in a man of the center, say to Sarkozy, and a man of the left, figuriamolo to Francoise Hollande, would choose without hesitation, over the old prejudices of the policy, essentially a woman. Not because of the right, not because of the left but primarily because she is a woman. Since the first victories of 2012, the success of Marine Le Pen was called 'blue wave'. And evidently, echoing the inventions of the most famous advertising campaign of Jacques Seguela, author of the successful slogan mitterandiano 'quiet strength', the formula of the 'soft' candidate of the National Front, the extreme right in parliament, this time really more lava white the other. He won in the washing machine of large sections of the French electorate voting, including previously antipatizzanti groups, such as women and young people. By sheer force of the surname, the remarkable ability to talk directly to people, mixing in measured doses youth and female gender in the recipe of his leadership, to introduce new and washed with Perlana in the political landscape and felted gray. Accompanied by Marion, who they say has really fabric, more charming and sweet, beautiful French woman therefore attractiveness even more dangerous than you might imagine. _ vitobarresi@