GLORIANA E NELLO MASCIA IN “FILUMENA MARTURANO” 22 GENNAIO 2016 AL 24 GENNAIO 2016 TEATRO TROISI NAPOLI
Tra i lavori di Eduardo più conosciuti e apprezzati, Filumena Marturano andrà in scena per tutto il periodo natalizio nel teatro di Eduardo, il San Ferdinando. E’ stato proprio l’erede del grande maestro, Luca De Filippo, a concedere i diritti di rappresentazione all’attrice Gloriana in scena insieme a Nello Mascia che ha accettato il doppio ruolo di protagonista maschile (Domenico Soriano) e di regista. Eduardo scrisse Filumena in pochi giorni, in un impeto creativo folgorante, che lo teneva sveglio anche di notte. L’opera è costruita all’interno di un quadro socio-culturale molto ben definito. La contrapposizione di due mondi: la Napoli dei “bassi” trasudanti miseria e dignità e la città “bene”, spensierata e inconsapevole che sfrutta ed umilia lo stuolo dei concittadini poveri. Due culture che non hanno possibilità di incontrarsi. Commedia sociale, la definì a giusta ragione Eduardo, ma anche commedia di sentimenti. L’istinto materno è infatti la sola molla che fa ribellare Filumena dopo anni di silenziosa sottomissione, inducendola all’inganno che è la sola via per assicurare un cognome ai tre figli generati di nascosto da tutti.
Filumena è stato il grande sogno artistico di Gloriana che ha sempre amato questo personaggio. Un giorno lo recitò per Rosalia Maggio, era ammalata, in ospedale e voleva distrarla, si mise a leggere quelle battute, lei sorrise: "a chi aspiette a ffà Filumena", gli disse. Pino Moris andò a parlarne con Luca De Filippo che fu gentilissimo, gli chiese lo spettacolo, lui ci pensò sopra e poi gli disse di si". Filumena è un pò come Gloriana, vera come lei, “una mamma napoletana pronta a tutto per il bene dei suoi figli, una donna piena di decisione, come ce ne erano in quegli anni, dopo la guerra, quando c'era ancora tanta paura e tanta fame, come a Napoli ce ne sono tante e le incontro ogni giorno ".
“Gloriana, attrice e cantante, molto nota in Campania, nell’affrontare per la prima volta un personaggio eduardiano, lo fa in grande stile, abbigliata in modo neutro, concentra tutte le sue energie nella maschera del volto, compunta e severa, la sua voce e la sua interiorizzazione è una stilettata al cuore. Una maschera di dolore su cui è inscritta esperienza, conoscenza e verità che si sposano orgogliosamente a testardaggine e ignoranza. Una strega che dialoga con gli dei come un’epigona di Medea. Le fa da controcanto l’interpretazione di Domenico Soriano di Mascia sempre in bilico fra il tagliente e il dubbioso. I famuli di casa sono Cloris Brosca, in veste di istitutrice tedesca severa ed algida che storpia il napoletano e Giancarlo Cosentino che da elemento esterno cita il Dibattito sulla Costituente del 1946, anno in cui è stata scritta la commedia, a proposito della legittimità dei figli fuori dal matrimonio. In una scatola di un bianco neutro ad opera di Raffaele Di Florio, con pannelli ghigliottina – in cui spicca un fondale rosso Rothko – che allude a una sala/parlatorio di un carcere e in cui Filumena è simbolicamente giudicata dalla legge e dal mondo. Come un’Antigone dei quartieri spagnoli che si oppone alle fredde norme imposte dallo stato Filumena ingaggia la sua battaglia di donna e madre. A tambureggiare i passaggi temporali le musiche originali di James Senese che ci offre in apertura un’originale versione di “Munastero e Santa Chiara”. Piccola curiosità. In sala era presente Angela Pagano che è stata fra gli altri interpreti di una versione televisiva del 1962 di F.M.” http://www.femaleworld.it/materiali-per-una-messinscena-di-filumena-marturano-con-gloriana/
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo regia Nello Mascia con Gloriana (Filumena Marturano) e Nello Mascia (Domenico Soriano) e con Cloris Brosca (Rosaria Solimene) e Giancarlo Cosentino (Alfredo Amoroso) e Ferdinando Maddaloni (Avvocato Nocella), Francesca Golia (Diana), Antonio D’Avino (Michele), Antonio Filogamo (Umberto), Gianluca d’Agostino (Riccardo), Rossella Amato (Lucia, cameriera), Valentina Elia (Teresina, sarta), Sergio Caporaso (facchino) musiche James Senese scenografia Raffaele Di Florio costumi Luca Sallustio disegno luci Lucio Sabatino aiuto regia Ferdinando Maddaloni produzione Arte e spettacolo, Prospet – Produzione Spettacolo