In una intervista del settembre scorso de Magistris ha invitato al dialogo il M5s, così come , nello stesso periodo inviò lo stesso segnale ad altre forze politiche “sane” cioè si presume non infiltrate da criminalità di vario genere con a cuore il bene comune. Quindi nulla di strano per un sindaco che ha fatto della legalità il primo punto del suo programma. In merito al Franza o Spagna poi vorrei sapere dove e in che modi De Magistris avrebbe “mangiato”. Credo che la sua tattica sia chiara nel far venire alla luce le evidenti contraddizioni del M5s, un movimento che annuncia ma non fa, mentre de Magistris ha realizzato quelle cose che i grillini sbraitano di voler realizzare ma poi, dove sono al governo, non realizzano mai o quasi, o in minima parte…e qui l’elenco lo conosciamo tutti a iniziare da Parma. Notare poi che a proposito di legalità il “caso Quarto” era ancora di la da venire…Infine ricordo che de Magistris non ha alle spalle nessun partito ma solo la sua Associazione “demA, fondata circa un anno fa. Per cui quando si parla di corruttela e partiti non vedo cosa c’entri de Magistris che nel panorama politico attuale è l’unico sindaco di grande città completamento slegato da logiche partitiche e che ha fatto della legalità la sua bandiera e ragione di vita, come insegnano le sue vicende personali da magistrato e la sua azione di sindaco in questi 5 anni a Napoli. Eviterei di mischiare persone perbene, come de Magistris, nello stesso calderone partitico che infesta l’Italia. Credo che, almeno in una prima fase, per farsi conoscere e affermarsi rapidamente sia preferibile l’aspetto confederativo allo scioglimento di Partiti, Movimenti e Associazioni in “Podemos Italia”.
di Natale Cuccurese
Si potrebbero aggregare attorno a questa idea di rinnovamento una miriade di Partiti e associazioni, movimenti territoriali ecc ecc che ora non riescono a fare massa, fornendogli una casa comune e condivisa. Penso soprattutto a quello che sta capitando a sinistra con la nascita di SI il prossimo mese e con le relative fuoriuscite di militanti e interi gruppi organizzati in cerca di “una casa”. Dubito fortemente che per cavalcare questa fase abbiamo a disposizione molti mesi, anzi bisogna darsi da fare rapidamente per fungere da magnete aggregativo per le prossime battaglie , come quella dei referendum di ottobre.
Sia perchè bisogna prima confezionare un contenitore adeguato dove confluire, anche per poter spiegare ai soci le finalità e le prospettive, e questo lo si può realizzare solo insieme e per gradi. Sia perchè uno scioglimento di un Partito o Associazione ecc. può richiedere anche tempi medio lunghi in base al proprio Statuto. Certo se il Partito, Associazione ecc. esiste realmente sul territorio e non è solo una sigla sui social o poco più. Le battaglie solitarie credo che tutti o quasi le abbiamo già condotte in questi anni e personalmente so bene che senza un nome di prestigio che faccia da traino coi media e sia di richiamo con le persone ci vorrebbero anni se va bene per prendere un minimo di visibilità e per aggregare una massa critica nazionale, forse… Nel nostro caso, in assenza di un Grillo, il nome potrebbe essere Podemos ovviamente sfruttandone la scia spagnola attuale ( scia attuale… non fra due anni…il caso Tsipras insegna..).
Un esempio: giovedì sera sono andato ( ho letto l’evento su Facebook…) ad una assemblea di un movimento presente in tutta Italia ( da pochi giorni usciti da Rifondazione) che come ODG aveva come tema la relazione di un loro dirigente che aveva partecipato come inviato in Spagna per sostenere “Lucha de Clase e Podemos por el Socialismo” durante la recente campagna elettorale di dicembre. Ho ascoltato la relazione , molto interessante con umori riportati in prima persona dalla campagna elettorale, filmati di comizi ecc. e parlando con loro dirigenti dopo l’assemblea ho notato con stupore che nessuno di loro sapeva di questa nostra attività. Gli ho lasciato gli indirizzi web vari di Podemos Italia.
Impressione personale, ho premesso loro che ero lì a titolo personale, è che pur vendendoli ovviamente interessati alla nascita di Podemos Italia, o meglio IN Italia, nessuno di loro mai si sognerebbe di confluire in questa fase, passando da un Movimento strutturato e organizzato a un contenitore ad oggi senza una precisa collocazione e organizzazione tutta da strutturare, mentre potrebbero sicuramente essere interessati a eventuali sinergie. In conclusione credo che le cose vadano fatte per gradi, ecco perchè sostengo , come partenza, la forma confederativa, ma che ci sia poco tempo a disposizione per incidere e prendere visibilità, sfruttando la scia spagnola, e che di conseguenza serva una rapida accelerazione in termini di visibilità e di strutturazione. Auspico quindi da parte di Podemos Italia il sostegno a tutte quelle iniziative di legalità e di politiche per il bene comune, che siano nella giusta direzione e che ci possano dare visibilità sui media a fini aggregativi. Ad esempio , tornando a de Magistris, auspicherei da parte nostra un sostegno alla sua rielezione, anche solo in questa fase in termini ideali, anche nostra per visibilità mediatica e lanciare così un segnale di presenza in funzione aggregativa. Il momento è adesso.