Chi dite che sono il Presidente, il Consiglio d’Amministrazione, il direttore di rete, il capo struttura, i giornalisti e gli inviati della testata Rai, il conduttore televisivo e tutta la carovana di profumate ballerine, ospiti e soubrette, star e starlett, che in accordo con le multinazionali dell’entertainment mediale e televisivo che allestiscono la kermesse, hanno deciso di ospitare, accogliere e plaudire un uomo che una parte enorme della società italiana considera ‘un cantante mostruosamente noto’ che risponde al nome di Elton John? Se lo sapete non vi resta che spegnere la luce, dunque il vostro apparecchio televisivo, obiettare e obliterare il segnale sempre più ideologico di una Tv sempre di più di Stato (passata dai mezzibusti democristiani di Giorgio Saviani a quelli solamente democratici del Nazzareno) anzi di regime che risponde e corrisponde a menadito alle nuove regole rigorosamente amorali, indifferentiste e relativiste del Partito Democratico e del suo segretario generale Matteo Renzi. Che Elton John sia non un menestrello qualunque ma un icona gay universale, un personaggio controverso a livello mondiale è fatto risaputo da tutti non solo nel mondo british ma soprattutto in questi ultimi anni di contrasto tra gender e family day anche in Italia. Un Paese dove ancora accade che vi siano dei piccoli censori che bivaccano all'ombra dei grandi partiti di potere e di clientele tra viale Mazzini e Saxa Rubra, persino pronti e ligi al dovere del pubblico pudore nel mandare in ombra o in fascia protetta un’ormai banalizzante inchiesta sull’educazione sessuale (sui canali tedeschi se ne vedono di continuo), che non si fanno scrupoli, anzi restano cinicamente indifferenti, nel mandare in onda nella diretta nazionale più seguita (insieme al veglione di fine anno che invece ha fatto scattare il licenziamento di un dirigente radiotelevisivo per un’innocente svista sul rullo degli sms) l’alfiere ideologico globale e il condottiero mass mediale più influente sull’utero in affitto, lasciandolo scevro di comunicare, orientare e formare grandi masse con la sola unilaterale comparsata dall’automatico impatto antidemocratico, senza alcun contraddittorio rispetto alla sua capacità d'incidere sull'ascolto azionando il proiettile magico della sua celebrità. Ma se me lo dicevi prima non era meglio? Se mi dicevi cioè che al posto di due stupide strofette in playback, parole che costano tanto e che non significano niente, parole pagate con il canone che si accende come una lampadina e si paga chissà perchè comunque in bolletta nemmeno alla Rai ma all'Enel, se magari anche qualche buon tempone ben pagato tipo Freccero a Cinque Stelle avesse proposto un confronto sul palco fra Elton John e Mario Adinolfi, spaccato della società italiana che cambia, specchio, specchio, insomma a stare lì per fare due domande all'ospite d'onore... ah, Jannacci, Jannacci... La televisiun la g'ha na forsa de leun. La televisiun la g'ha paura de nisun. La televisiun la t'endormenta cume un cuiun!"
L’Editoriale
_vitobarresi@DirettoreCamBio
Chiunque, forse a parte la signora Monica Maggioni, in qualità pare non smagliante di presidente della Rai, e Fabio Conti presentatore ufficiale, avrebbe potuto evitare con ragionevoli scelte di urtare la sensibilità di tanti telespettatori, forse neanche programmando in ipotesi tale smaccata smargiassata propagandistica, vuoi per l’evidente connotazione del cantante ormai non più né eminentemente artistica e musicale, pure soggetto a giudizi pubblici, nel corso di libere manifestazioni di pensiero e idee, che ne dipingono un profilo a dir poco inquietante non solo dal punto di vista del costume ma anche ed essenzialmente da quello politico, pare ben remunerato con un compenso che grida vendetta tra i giovani disoccupati ed emigrati italiani, ugualei a 300 mila euro per qualche finta strimpellata su un pianoforte muto.
Mario Adinolfi al Family Day del 2015 raccontò che Elton e il suo compagno che erano desiderosi di diventare papà e mamma, anzi, come si dice oggi nell’era del politicamente corretto “genitore 1″ e “genitore 2″.
E ‘poiché la biologia non rende possibile, per quanti sforzi possano essere compiuto, la nascita di un figlio per via naturale alla coppia in questione, nel tempo in cui tutto si compra loro si sono comprati un utero di una donna, che ha portato avanti la gravidanza dopo essersi fatta fecondare dallo sperma dei due mescolato, in maniera che al bimbo sia accuratamente vietato sia di avere contatti con la madre sia di sapere chi biologicamente sia suo padre. Il racconto della nascita di questo bambino, che si chiama Zac, è di una violenza estrema e invece è stato incartato in “cool” patinato in tutto il mondo. Zac viene adagiato sul corpo della madre (tutti i giornalisti aggiungono “biologica”, in realtà è la madre punto e basta) e cerca immediatamente il suo seno. A questo punto, e il racconto di tutti coloro che assistono al momento del distacco tra il figlio e la madre “affittata” è concorde su questo elemento, in un clima di estremo imbarazzo il neonato che ha pochi minuti di vita viene strappato a forza al petto della mamma e consegnato a Elton John e il suo compagno, che se lo portano via. In numerose interviste il cantante britannico ha ripetuto che per due anni il bambino non ha fatto che piangere, un pianto inconsolabile, al punto che grazie alle decisive provviste di denaro Elton John decise di far prelevare dal seno della “madre biologica” (che per inciso vive a diecimila chilometri di distanza da Londra) il latte e farlo arrivare quotidianamente via jet privato in Inghilterra, per provare a lenire la sofferenza del piccolo Zac.’
La stessa pop star gay che abbiamo visto sul palco dell’Ariston proprio nel mentre si discute il DDL Cirinnà al Senato, una volta risolto il problema della paternità\maternità con l'utero in affitto, raccontò in un'intervista, al Daily Mail, Elton che era essenziale per il piccolo Zachary essere nutrito con il latte della madre biologica che ha portato a termine la gravidanza per conto del cantante e del suo partner, il regista David Furnish, affidando alla nota multinazionale delle spedizioni Feedex il trasporto latte materno via Federal Express.
Elton 'a monstrously singer known' in Sanremo indifference of top Rai - Who you say you are the President, the Board of Directors, the network manager, the head structure, journalists and sent the head of RAI, the television presenter and all of scented dancers caravan guests and soubrette, stars and starlets, that in accordance with multinational media and television dell'entertainement that decorate the festival, have decided to host, welcome and applaud a man a huge part of Italian society considers 'singer mostrosuosamente known' that responds to the name of Elton John? If you know you just have to turn off the light, then your TV set, argue and stamp your ideological signal of a TV more and more state regime indeed who answers by heart and corresponds to the new laws amoral, indifferent and relativist Party democratic Unico and its general secretary Matteo Renzi. Elton John is not a singer any but a controversial figure in the world and moral level is made known to all, not only in the British world, but also in recent years also in Italy. A country where it still happens that there are small or large censors who command between Mazzini street and Saxa Rubra even ready to set to send in shade or in the protected zone un'ormai trivializing sex education survey (on the German public channels if they see continuous) than ever ready to broadcast in prime time, but which have no scruples, indeed democratically remain indifferent, the most-watched broadcast in the national television of the New year's Eve (the same that triggered the dismissal of a radio or television company executive for an innocent oversight to the roller sms) the ideological and global standard bearer, the most influential mass media leader of a point of view, the uterus gay icon for rent, which communicates, directs and forms large boulders with the immense scope and automatic impact of his extraordinary celebrity._vitobarresi@DirettoreCamBio