CAMBIO | Il funerale di Giulio e i silenzi di Mattarella

Con alle spalle le lacrime d’addio dei tanti amici egiziani e davanti lo sgomento tragico che si avverte nell’attimo estremo dell’ultima carezza al suo volto straziato, è nel silenzio umile e alto del Friuli, in uno squarcio di paese tra torrenti di dolore e gelido vento, che la piccola e graziosa comunità di Fiumicello torna in dissolvenza estrema, all’ora del funerale di Giulio Regeni, figlio forse incompreso di questa regione antica di nobile tristezza, come per lui fu terra delle prodezze infantili ‘dove le perpendicolari del Tagliamento e delle risorgive s’incontrano a metà strada tra i monti e il mare’. Cotanta desolata vivezza interiore del paesaggio friulano e dei legami più profondi e relazionali che hanno forgiato l’educazione morale di Giulio, finiscono, come è nelle cose, per travalicare idee e ideologie, fondendosi in un'ennesima manifestazione del sentimento profondo degli italiani attuali, uniti e solidali negli accenti familiari e nei ricordi affettuosi che spingono a margine le analisi sociali e gli scenari politologici. Quanto basta d’un colpo, quasi per naturale sapienza antica, a mettere risolutamente in sbalzo alle mappe divugate a colori dalle interessate Tv di stato e di lobbismo, l’effetto brutale e sanguinoso di una sordida, ormai devastante e inarrestabile guerra, proclamata ogni giorno per conquistare avidamente e frettolosamente quello che un tempo i Romani chiamarono ‘Imperium Infinitum’ sul Mediterraneo. Per cui c’è da chiedersi cosa ci sia dietro questa strana, curiosa, sospettabile e assoluta rinuncia alla retorica di Stato contro il solito e minaccioso terrorismo di matrice islamica, ‘non paure di morti ed in congreghe Diavoli goffi con bizzarre streghe’, quali 'significanti' politico-diplomatici può assumere, dopo l’orrendo assassinio di Giulio, l’atteggiamento del Governo Italiano che si mantiene al limite dell’aplomb, quasi indifferentista al più immediato sentire comune della sicurezza di milioni di famiglie italiane che hanno figli o nipoti o congiunti all’estero. E cioè l'enigma di quello sguardo di sbieco dei più noti politici di governo, non al dolore nazionale della Patria ma al quadrante mediterraneo, quel distaccato cinismo di straniera legazione, tutto giocato su una ostentazione pubblica di correttezza istituzionale e fair-play investigativo. Da qui giunge inquietante la necessità di comprendere e interpretare quale tono c’è e vi sarà dietro le parole che sono state e saranno pronunciate dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, dal primo ministro Matteo Renzi, cosa c’è dietro il quirinalizio sipario dei sospiri americani e dei silenzi italiani del Presidente Mattarella. Orgoglioso e terribile questo Friuli dove cessa l’Italia, laddove rintoccano cento campane d’oro che sono nell’aria. Noi ti ricorderemo Giulio, perché tu avrai il colore dell’alba anche quando alla sera le tue campane suoneranno a morto.


L’Editoriale
_vitobarresi@DirettoreCamBio


Al suo paese Giulio ci torna un pò come sempre, correndo in treno o in macchina, attraversando la pianura che Pasolini, poeta di Casarsa, narrava come difficile a capirsi, di una bellezza così pura da farsi intellettuale. Adesso quel ragazzo ci torna ucciso, trucidato, per esser seppellito dopo l’orrenda morte in Egitto a seguito di un delitto che solo a scandagliarlo, ricostruirlo, raccontarlo violenta i sensi di chi vede e ascolta.

Stretti in chiesa a recitare il rosario, famigliari, parenti e amici, persone e cittadini venuti dalle campagne e dalle città, dal popolo alla borghesia, gli uni accanto all’altro, solidali nel cordoglio verso chi ha perso un figlio giovane e coraggioso, sanno che attraversano uno spazio molto più grande della distanza tra il Friuli e le Piramidi.

Certo ci sta pure che le immagini della sterminata megalopoli de Il Cairo, quelle desertiche e petrometanifere della Cirenaica che fu di Gheddafi e di Giugurta, della Siria insanguinata che ebbe Re Antioco e Assad, la memoria di questo giovane deve essere passata così in fretta, il suo diario scritto tanto tanto velocemente quasi fosse una vita non più geologica ma friulana e quindi umana.

Con il morso della pietà si cercherà dunque di colmare quel vuoto morale tra un'altra educazione e un altro mondo, mettendosi di fronte alla linea di un commiato che sarà mesto e senza cerimonie né picchetti di stato.

Ma non per questo privato anzi al contrario misericordiosamente collettivo, corale, popolare. Tanto plateale da cingere con il suo pianto la salma del giovane italiano, trasportata da Roma nel paese natale, dopo che i suoi genitori con amore e buon senso così hanno voluto non solo per loro e per tutti.

Proclamato il lutto cittadino tutte le attività del centro abbassano le serrande. Bandiere a mezz’asta in municipio e all’esterno dei principali edifici pubblici.


The funeral of Julius and the silences of Mattarella - Backed by the tears of farewell of the many Egyptian friends and before the tragic dismay that is felt in the moment of the last extreme caress his face torn, is in humble silence, and top of the Friuli, in a patch of land between torrents of icy wind and pain, that pretty little community of Fiumicello back in extreme fading, time of Julius Regeni funeral, perhaps misunderstood son of this ancient region of noble sadness, as he was land of childish stunts 'where the perpendicular of the Tagliamento and the springs meet halfway between the mountains and the sea'. Desolated such great inner vividness of the Friulian landscape and deeper ties and relationships that shaped the moral education of Julius Kingdoms, end up as it is in things to go beyond ideas and ideologies, merging into a yet another manifestation of the deep feeling of the current Italians, united and solidarity in the familiar accents and fond memories push marginal social analysis and political scientists scenarios. Just enough of a sudden, as if by natural ancient wisdom, to put resolutely overhang to color divugate maps by state TV and interested in lobbying, the brutal effect of a sordid and bloody, now devastating and relentless war, proclaimed every day to win greedily and hastily what was once the Romans called 'Imperium Infinitum' the Mediterranean. So you have to wonder what is behind this strange, curious, suspected and absolute renunciation of the State rhetoric against the usual and threatening Islamic terrorism, 'no fear of the dead and covens Devils clumsy with bizarre witches', which significant political and diplomatic can take the horrible assassination of Julius, the attitude of the Italian Government maintains that the limit dell'aplomb almost indifferentist the most immediate common understanding of the safety of millions of Italian families who have children or grandchildren or relatives abroad, namely that look askance of the most famous politicians of the national government of the Fatherland pain but to the Mediterranean dial, with detachment cynicism of a foreign legation, all played on a public display of institutional and fair play detective correct. From here comes a disturbing attempt to understand and interpret what tone there and you will be behind the words that have been and will be delivered by Foreign Minister Paolo Gentiloni, by Prime Minister Matteo Renzi, what is behind the curtain of Sighs quirinalizio American and Italian silences the President Mattarella. Proud and terrible this Friuli where ceases Italy. Where the Friuli ceases Italy chime hundred gold bells are in the air. A Fiumicello this was a melancholy winter that has suspended the country cheer. We will remember Julius, because you will experience the dawn color even when the evening will sound death knell. _vitobarresi@DirettoreCamBio