VITO BARRESI
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L'inchiesta lucana sulla ‘cricca’ del petrolio potrebbe toccare anche la Calabria, regione dove ha sede il principale distretto metanifero italiano che fa capo all’Eni, con centro a Crotone. E’ qui infatti che ormai da alcuni anni opera sul Porto di Crotone uno dei personaggi chiave dell’indagine che ha scosso il Governo con le dimissioni dell’ex ministro Guidi che risponde al nome di Alberto Cozzo, il manager catanese che, come si legge nel suo curriculum, risulta in forza in qualità di avvocato fiduciario, esperto di diritto marittimo e amministrativo, della Biomasse Italia, la più importante industria di produzione di energia da fonti rinnovabili, attiva con due fabbriche, nel comprensorio crotonese, entrambe dislocate lungo l’asse viario della Statale 106. Lo stesso Cozzo è un consulente di spicco (e non solo) della Isia Global Service, una società di servizi con una consolidata presenza in ambito militare prevalentemente in aree critiche del mercato italiano ed estero (Europa, Africa e Medio Oriente), una acquisita competenza nella Logistica e nel Facility Management che, dopo aver ottenuto dall’Autorità del Porto di Gioia Tauro la gestione di tutte le banchine dell’approdo pitagorico, adesso praticamente è capofila di gestione di ogni attività portuale sullo stesso molo, avendo esautorato la vecchia e secolare Compagnia Portuale. Sebbene al momento non indagato, nei fascicoli dei giudici potentini spicca il nome di Alberto Cozzo, direttamente registrato a viva voce nel corso di varie conversazioni intercettate mentre dialogava fittamente con l'imprenditore Gianluca Gemelli, l'amante che ha messo nei guai Federica Guidi. L'avvocato catanese infatti sarebbe parte di una vera e propria «combriccola» (come la chiamava l’ex ministro dello Sviluppo economico) che lo aveva portato a ottenere l’incarico di commissario dell’Autorità portuale di Augusta e poi, come voleva proprio il Gemelli, a esserne confermato, con il fine, scrivono gli inquirenti, di garantire gli interessi dell'affarista e avviare un po’ di «pulizia» di imprese “sgradite”. Per tutelare incarichi e posizioni del Cozzo la cordata si sarebbe attivata evidenziando i propri ‘bisogni’ al capo di Stato maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi fino a influire in qualche modo anche sulle successive determinazioni del Ministro Delrio che ne decretò la definitiva assegnazione del posto in quel di Augusta.
In ogni caso funzionari di polizia di Potenza hanno chiesto in copia specifici atti dell'autorità portuale di Augusta relativi alla concessione di aree di servizio nel mentre il procuratore di Siracusa ha dichiarato di non “escludere che nei prossimi giorni ci saranno contatti con i colleghi di Potenza ma allo stato mi pare prematuro parlarne".
Gli inquirenti erano stati informati, nei mesi scorsi, dell'attività di indagine delegata alla Mobile di Potenza che aveva acquisito documenti relativi a concessioni rilasciate dall'Autorità Portuale di Augusta, in considerazione del fatto che il porto siciliano è terminal di diverse multinazionali del petrolio, dall'Eni all'Esso, dalla Lukoil alla Sasol, tutte con investimenti nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo.
Cozzo,si apprende dal suo legale Dario Pastore, aveva rapporti con Gemelli, così come con tante altre persone, ossia con vari soggetti istituzionali, sempre all’insegna della correttezza e della legalità, svolgendo la propria attività sempre e comunque a norma di legge, tanto da essere persino lodato pubblicamente dal ministro Delrio in un'intervista rilasciata in data 21 giugno 2015 in cui affermava che stava facendo molto bene anche se con lentezza.
Tuttavia precisa il legale del manager "prima della gestione Cozzo i fondi comunitari impegnati erano pari a 6 milioni e 600 mila euro, con la gestione del commissario Cozzo risultano impegnati fondi comunitari per somme per circa 21 milioni di euro". Sulla sollecitazione, il "ministro dimentica di dire che si parla di una lettera non inviata solo all'autorità portuale di Augusta ma a tutte le autorità portuali d'Italia con la quale sollecita i presidenti e i commissari a impegnare pienamente i fondi comunitari entro dicembre 2015. E quindi non è un richiamo ad personam ma a tutti". L'avvocato inoltre tende a precisare che è stato "l'avvocato Cozzo a chiedere l'intervento dell'Autorità Anticorruzione di Cantone".
ALBERTO COZZO BETWEEN AUGUSTA AND CROTONE. Friendships, Politics, Oil & Biomass to the conquest of the southern ports - The Cozzo himself is a prominent adviser (and not only) of the ISIA Global Service Company, a service company with an established presence in mainly military in critical areas of the Italian and foreign markets (Europe, Africa and Middle East) as well as having a well-established expertise in Logistics and Facility management, which after obtaining the Authority of the Port of Gioia Tauro the management of all the docks landing Pythagorean manages all port activities on the same pier having effectively ousted the old, secular Port Company. Although currently not under investigation in the files of Potentini judges stands the name of Alberto Cozzo, directly recorded in the course of various intercepted conversations while he was speaking thickly with the entrepreneur Gianluca Gemini, lover of Guidi. The Catania attorney in fact was part of a real "gang" (as he called the former Economic Development Minister Federica Guidi) that led him to be awarded the appointment of a commissioner of the Augusta port, as has wanted to own Gemini, he had to confirm, in order, write the investigators, to secure his business and start a bit 'of' clean 'companies "unwelcome". To ensure appointments and positions of Cozzo the consortium would have enabled highlighting their 'needs' to Major Head of State of the Navy Giuseppe De Giorgi.The Lucan investigation on what has also been called the 'clique' of oil could reach the Calabria, the region where the headquarters of the main Italian metanifero district headed by Eni, with its center in Crotone. And 'here that for some years now operates the Port of Crotone one of the key figures in the investigation that has shaken the government with the resignation of the former Minister Guidi by the name of Alberto Cozzo, the Catania manager who, as we read to his credit, is in force as a fiduciary attorney, maritime and administrative law expert, the Biomass Italy, the most important manufacturing industry of energy from renewable sources, active with two factories, in the Crotone area, both located along the ' roadway of State road 106.