UN MEMORIAL POSTER PER GIULIO REGENI E VALERIA SOLESIN


Le storie di Giulio e Valeria avremmo voluto, desiderato continuare a vederle nella vita quotidiana di una generazione al futuro. E invece tutto, a proposito di verità e di giustizia sta, andando, dubbiosamente, molto altrimenti. Anche queste straordinarie testimonianze rischiano così di essere bruciate nel rogo degli interessi e dei silenzi economici, politici, giornalistici, mediali, nella spazzatura trash di quelle meschinerie inenarrabili in cui alloggiano successi e fortune di tante donne e uomini della vita pubblica tricolore. Il segno controverso della morte di questi due giovani finirà quasi certamente in quel catalogo di fatti confezionati e tombati in quella proverbiale cautela nazionale che ci riporta ad altri nomi, simili vicende come quelle dei lavoratori in quota Eni uccisi in Libia, all'odissea impressionante dei due marò tra India e Italia, a quant’altro si potrebbe aggiungere in questa lista non troppo edificante del costume politico e governativo italiano. Speriamo ancora che non sia così. E forse anche di fronte a questo ennesimo andazzo di mettere tutto a tacere con il tempo, riguardando i più e i meno, applicandosi alla somma aritmetica delle convenienze, che è venuta fuori l’idea a Pierpaolo Barresi di dedicare un memorial poster a Valeria, una donna straordinaria che aveva dedicato studio, ricerca ed energia alle nuove questioni del lavoro nel mondo della globalizzazione, e a Giulio Regeni martoriato martire della libertà e della giustizia, ucciso barbaramente non solo in Egitto ma anche dal procedere tortuoso e minaccioso dell’omertà di Stato.