FAUSTO ANDERLINI Sociologo Cambio Quotidiano Social Online
Ma si. Alla fine Merola e il Pd bolognese la sfangheranno, forse unici nel panorama nazionale. Di misura, pesti e acciaccati, ma la sfangheranno. Non bastasse il mio voto, gran parte dei votanti del M5S staranno a casa, quelli di Bernardini, apparentamento o meno, si tripartiranno fra l'astensione e i due contendenti, mentre almeno una parte dei 12.000 della coalizione andranno comunque a far muro contro i barbari. Quasi tutti, e fra questi i neo-eletti in consiglio con quel tanto di interessi che hanno dietro, hanno da guadagnare rispetto a una governance nella continuità, seppure debole e ondivaga (anzi a maggior ragione, perchè più negoziabile). L'establishment bolognese, economico, societario, culturale e mediatico, nonchè religioso si guarderà dal consegnare la città a una improbabile avventura e si compiacerà di poter godere di un Sindaco ancor più condizionabile. La Borgonzoni, a parte l'inconsistenza della coalizione a sostegno, parte da un divario troppo grande. Non è nelle condizioni di Guazzaloca nel '99, e men che meno è armata di un progetto egemonico confrontabile anche solo alla lontana con quello della Tua Bologna di allora. Dovrebbe non solo confidare nello squagliamento del fronte avverso, ma convogliare su di sè la quasi totalità degli elettori estranei alla coalizione a guida Pd. Cionondimeno bisogna scordarsi il 'voto di schieramento'. E' del tutto improbabile che riemerga quel differenziale di 60 (sinistra ed affini) a 40 (destra ed affini) che è storicamente proprio della città. E del quale beneficiò ancora Del Bono nel confronto con Cazzola. Merola vincerà con un vantaggio assai più ridotto, sicuramente entro i dieci punti. Il voto di schieramento s'è liquefatto ed è lo stesso Pd che ha lavorato per logorarne le basi portanti. Ci sarà sicuramente un incremento dell'astensionismo, sino a un elettore su due. La crisi fiduciaria è profonda e a meno di improbabili catarsi seguirà suo corso. Solo sondaggisti tecnicamente scarsi, politici creduloni, illusi e sprovveduti di vario tipo hanno potuto dar credito alle previsioni demoscopiche circolate a ridosso delle elezioni. In situazioni di alto astensionismo, pregresso e prospettico, le stime del voto sono assolutamente aleatorie, per la ristrettezza delle basi di ponderazione. L'unica cosa certa era il basso transfert fiduciario verso il Sindaco e la sua giunta, tale e quale avevo rilevato un anno avanti in un sondaggio tematizzato proprio sull'astensionismo. Il dato più clamoroso sul quale ancora si tende a glissare è proprio quel 41 % e rotti che non sono andati al voto. Per certi aspetti, considerato il contesto e il tipo di elezione, per sua natura la più prossima alla mobilitazione spontanea dei cittadini, un dato assai più grave di quello registrato alle regionali. Ora è chiaro che le buone analisi e le riflessioni approfondite non possono far resuscitare elettorati morenti. Ma quelli neanche si son posti il problema. Se la cantavano, con i tirapiedi renziani e gli sciocchi al seguito......Certo, dismessa la paura, si può sempre confidare in un miracolo erasmiano. Merola sarà al suo ultimo mandato e senza un futuro politico davanti. Potrebbe sempre stupirci con qualche colpo di testa......