BOLOGNA TRA BORGONZONI E MEROLA. Anche la leghista col nonno partigiano e comunista

FAUSTO ANDERLINI
Sociologo
Cambio Quotidiano Social Online



Nella serie sugli Astronauti Leone Pancaldi presentava la modernità come ammasso sconclusionato di relitti. Leone, deceduto nel 95, è stato architetto, pittore ardito con un passaggio nell'informale, prigioniero di guerra, comunista. Proprio stamane, guarda caso, incontro la Doda, figlia di Leone, vestita da leoparda. Sembrerebbe assai distonico che la figlia di un leone si vesta da leoparda, seppure sempre nell'ambito della felinità. Ma non è così. La Doda, mia coetanea, ha non solo coltivato la memoria del padre, del quale mi onoro d'essere stato amico, ma ne ha allevato il seme con un assiduo impegno politico nella sinistra, almeno sino a che si è trovata fra i rottamati del Pd. Un esempio lineare di continuità culturale intergenerazionale. Nel contempo le cronache ci avvertono di una clamorosa parentela. La Lucia Borgonzoni, oggi alla guida di un blocco a marcata prevalenza leghista e post-fascista, non solo ha un padre di altro orientamento, ma è nipote, nientemeno, del grande Aldo Borgonzoni, pittore neo-espressionista di grande talento, apprezzato in Unione Sovietica, nativo di Medicina, partigiano, comunista, morto alla metà dello scorso decennio. Di lui non c'è Camera del Lavoro che non conservi qualcuna delle sue splendide mondine della bassa. Molte delle sue litografie sono sovente appese alle pareti di dimore di comunisti (io fra questi). Siccome c'è da dubitare che il nonno approverebbe l'approdo della nipote, è evidente come quello della Borgonzoni sia un esempio di rottura nella trasmissione generazionale. Anche se va detto che nella parte ruvida del mondo agrario comunista (vedasi la ferocia con cui era applicato l'imponibile di manodopera) l'accoglienza era praticata all'insegna di una severa selettività. Del resto i due profili menzionati illustrano un’evoluzione di più larga portata. La generazione politica dei '60 fu contestarice ma in linea con i padri, e il mondo, di matrice resistenziale. Questo asse si è molto frantumato nella generazione successiva. Il M5S e la Lega, nelle sue varie configurazioni, raccolgono molti elementi di questa rottura intervenuta nella sub-cultura territoriale rossa. La modernità, come esprimeva Leone, è una catasta di relitti alla deriva. Staremo a vedere dove faranno massa.