IL MOTOCARRO DI CARMINE SULLA STRADA DELLA NOSTALGIA

VENTURINO LAZZARO
L’Elzeviro della Domenica
Cambio Quotidiano Social Online



Cari amici, buona domenica. Oggi nuvole inattese. La stagione si conclude e già mi prende la nostalgia per un periodo bello, vario e veloce, che spero si ripeterà. Spesso ho nostalgia, ma non sempre del passato, a volte anche di cose che non ho fatto mai, mai avuto, o visto, o di un futuro che non so neanche se vedrò. Ho nostalgia di quando mi piaceva il mare, del motocarro di Carmine (un uomo che non ha mai saputo di avere un posto nella mia mente), di certi pantaloni verdi, di quella strada da cui adesso non si passa più. Spesso ho nostalgia di certe abitudini che una volta non amavo, e di certi giorni (il 25 giugno, forse, o un 5 aprile) che neanche mi ricordo, ma di cui conservo un geloso appunto. Spesso ho nostalgia di quando, da giovane, pensavo a cosa avrei fatto alla mia età, quella di adesso, e provavo a immaginare (chissà come) quello che adesso sto facendo, e in che maniera. Spesso ho nostalgia di certi bulloni che mi scappavano di mano, ostinatamente, e di quel pallone mezzo sgonfio, di un rumore, della domenica serena, e di quando ricorderò queste stagioni (se le ricorderò), e di quando andrò in pensione (se mai ci andrò). Spesso ho nostalgia di una vita che ho scelto di non fare (quando sono tornato dai miei studi fuori), e di certi pomeriggi passati e decidere che fare. Non ho deciso tutto (la vita spesso accàde, càpita), e ho nostalgia ogni tanto, di ciò che non accàde, che non è capitato. E cosí, spesso ho nostalgia del momento "subito prima" di parlare, pensare, fare, e poi di cosa ho detto, fatto, pensato, e ho nostalgia di quell'incertezza, e poi di quella decisione, ancòra diviso (di nuovo) tra Mompracem e quello che farò. Adesso ho nostalgia della pizzaiola mondiale che ho fatto ieri sera, e per questo motivo oggi mi faccio una limba di linguine con quel sugo, abbondante, che è rimasto. Una nostalgica bontà. Una prelibatezza. Buon pranzo. E buona estate.