FAUSTO ANDERLINI | Sociologo
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E' bello, e soprattutto istruttivo, ascoltare l'intervento di Fassino in quel lupanare di idioti, di rozzi e ignoranti che è la Direzione del Pd. Un saggio smilzo e decoroso, quello di Piero, di buona metodologia politica tardo-gramsciana quale imperava ancora nel fu Pds-Ds. Fassino usa due categorie interpretative critiche. In primo luogo la trappola dei 'due tempi': le riforme si fanno ora ma gli effetti sono differiti oltre l'orizzonte visibile, sicchè il tempo presente è un limbo nel quale i dannati pagano i costi della crisi che ipotetiche riforme in itinere vorrebbero sanare. Dell'avvenire le masse (strati poveri e ceti medi impoveriti) non hanno contezza e perciò retro-agiscono. Tanto più che il 'riformismo' - questo è il secondo spartito - procede dall'alto, e quello del Pd non è da meno, programmaticamente avulso dalle masse, disincarnato dalla loro vita. Discorso che non farebbe una piega, non fosse per due particolari: l'orizzonte, non è affatto ignoto alle masse, al punto che esse imputano alle riforme targate Pd (job act, scuola, costituzione ecc.) parte della loro triste condizione; inoltre il riformismo (o meglio il reazionarismo) dall'alto, privo di mediazione politico-sociale, cioè senza partito impegnato nell'integrazione sociale, è un tratto costitutivo del Pd. Le cause del tracollo Pd sono evidentissime, e solo l'assenza di pischiatri in sala ha potuto permettere a Renzi di richiamare una difficile intelleggibilità del voto (grottesco il confronto Rimini Bologna, quando aveva Sesto Fiorentino vicino a casa). Il quale Renzi procede sulla strada del piccolo cesarismo d'accatto e non può fare altrimenti. Cedesse al principio della razionalità collegiale e di programma (ciò' che i rozzi ed esultanti peones identificano con il caminetto inciucista e correntizio) per lui sarebbe finita. Perciò il Pd di Matteo, come lo chiamano tutti, Fassino compreso senza tema di far pena, andrà avanti. Sino all'apoteosi, o, come più probabile, sino allo schianto. Già adesso il fiorentino e i suoi sodali restituiscono un'atmosfera da bunker hitleriano. Vedremo se avranno il coraggio, alla fine, di brindare col cianuro o di ballare nell'autodafè fra tarallucci e vino.