VINCENZO FALCONE | Economista CAMBIO QUOTIDIANO SOCIAL ONLINE
Quanta tenerezza ci ispirano le dichiarazioni del neo Segretario regionale della CGIL calabrese, Angelo Sposato, in ordine alla necessità di richiedere che la Calabria diventi uno dei punti prioritari dell'Agenda del Governo! Caro amico, non vogliamo sconfortarti, ma ti chiediamo di riflettere sulle strategie da adottare, al di là d i buoni propositi e delle ovvietà che riguardano le criticità strutturali della nostra regione. Prima di tutto ti chiediamo di studiare bene tutti i fallimenti dell'operato dei sindacati a partire dal 1970, anno di istituzione della Regione Calabria, specialmente in ordine alla politica industriale, miseramente fallita in Calabria, all'eterno "Piano dei Forestali" sempre privo, negli anni, di effetti autopropulsivi e di risorse adeguate ed alle lotte (si fa per dire) sul precariato. Poi, ti chiediamo di proporre un codice di buona condotta, almeno per il tuo sindacato, esportabile agli altri, per evitare che sindacalisti e parenti traggano vantaggi dall'azione sindacale. Ti suggeriamo di non illuderti sulla pseudo volontà del Governo di dare priorità ai problemi della Calabria. Sono oltre 60 anni che la storia si ripete: dalla truffa ai danni della Calabria con la "pro-Calabria" negli anni '50, al totale fallimento della politica industriale in questa regione, ingannata e beffata a tal punto, che migliaia di operai hanno perso il posto di lavoro ed altrettanti mai assunti, in presenza sola delle "Cattedrali nel Deserto".
LAVORO, LEGALITÀ E LOTTA ALLA POVERTÀ SONO DEI NOBILI OBIETTIVI, ma non potranno essere mai raggiunti con la politica a pioggia ed i provvedimenti tampone del passato e, purtroppo, del presente. Il lavoro non si crea dal nulla o con le sole infrastrutture promesse dal Governo. Il lavoro lo produce il sistema produttivo, purtroppo, completamente abbandonato a se stesso. La legalità non è un coniglio che esce dal cappello: si costruisce con un grande progetto di organizzazione della società civile in grado di fare rete e contrastare il malaffare ed il lavoro nero.
GRATTERI NON È IL MESSIA E NULLA POTRÀ FARE IN ASSENZA DI UN "CONTESTO FERTILE" in cui possa operare insieme con i cittadini. La lotta alla povertà pretende un "ambiente sano" che parta dal basso e s'incontri con le "politiche dall'alto", a livello nazionale. Questa penosa storia dei rapporti tra Governo e Regione Calabria, è un eterno refrain: per chi ha memoria storica si possono citare "la Vertenza Calabria" nel 1975, ai tempi della Presidenza Perugini, " il Confronto con il Governo Centrale ed il "Rapporto Calabria, negli anni "80, ai tempi della Presidenza Dominijanni e della Presidenza Principe, lo "Stato di attuazione degli interventi nazionali in Calabria" ai tempi della presidenza Rhodio negli anni '90 ed il "Tavolo Calabria" durante la Presidenza Loiero, nel 2005. Iniziative tutte fallite o lasciate a metà, inclusi i lavori degli Stati Generali promossi dai Sindacati a livello nazionale e dai Presidenti delle regioni del Mezzogiorno, nel 1985, a Reggio Calabria.
IL CONSIGLIO CHE CI SENTIAMO DI DARTI È DI PRETENDERE DAL GOVERNATORE, mentre "il treno cammina", la costruzione, condivisa, di un piano regionale di sviluppo di medio e di lungo periodo che superi la NULLA capacità d'impatto dei fondi strutturali, in assenza di una logica di aggiuntivita' delle risorse finanziarie, ai diversi livelli istituzionali. Naturalmente, questo purtroppo non succederà mai, vista la tendenza accentratrice del Presidente Oliverio. L'ultima cosa che ti vogliamo ricordare è che la politica pubblica in Calabria produce il 75% della ricchezza regionale. Questo significa che non esiste un sistema in grado di autoalimentarsi e la politica diventa "padrone del campo", mentre i cittadini "stanno a guardare" come le stelle di Cronin.
Last but not least: il Master Plan di Renzi è solo una grossa bufala". Comunque, poiché abbiamo la sensazione che sei una persona per bene, ti auguriamo buon lavoro.