AAA dirigenti cercasi. Il Risiko di Sculco tra Prossima Crotone e nuove assunzioni comunali

11 agosto 2016, 16:49 Il Fatto

Vito Barresi | CN24


Sottotraccia è stata la colonna sonora della campagna elettorale. Più o meno 300 nuovi posti di lavori in palio al Comune di Crotone. Non una trovata demagogica e populista ma un obiettivo reale su un bisogno concreto, soprattutto dopo la chiusura della Provincia, il declassamento della Camera di Commercio, i fallimenti delle varie partecipate e società di gestione, più che mai necessario e particolarmente utile per potere immaginare e progettare una vera, grande modernizzazione della pubblica amministrazione locale, in una città come Crotone che resta in coda alle graduatorie nazionali del reddito pro capite, più che mai alla ricerca di un baricentro pubblico e di un volano sicuro per la crescita, lo sviluppo economico, la qualità dei servizi. Con l’approvazione definitiva dei testi e degli apparati applicativi della Riforma della PA adesso tutto diventa più possibile e la grande occasione per rinnovare dirigenti, impiegati, funzionari comunali, consiglieri e manager delle partecipate, si presenta come una finestra più unica che rara. Ma è anche l’occasione per cementare definitivamente il consenso politico dell’alleanza localista e campanilista fondata da Enzo Sculco sotto la dicitura della “Prossima Crotone” da un lato e di Calabria in Rete dall’altra, insieme alla consigliera regionale Flora Sculco e al sindaco di Crotone Ugo Pugliese. La partita che si apre è molto più importante di quella che si gioca sulla Serie A e lo stadio o sull’aeroporto di Sant’Anna, entrambe tenute in sospeso anche perché rischierebbero di portare troppa acqua ad altre cordate avversarie più che mai assetate di potere dopo la vittoria sbaragliante della corazzata sculchista.


L’uscita di scena, secondo alcuni molto ma molto telefonata, di due figure di primo piano già agli ordini dell’ex sindaco Vallone, l’ex parlamentare Rocco Gaetani che vantava nel proprio curriculum professionale oltre che la medaglietta di Montecitorio anche la sua prima occupazione di operaio Enichem, la professoressa Elisabetta Dominjanni tornata a fare l’architetto per espresso desiderio dell’attuale assessore regionale Antonella Rizzo, all’epoca assessore all’urbanista in una giunta vallonista, poi molto travagliatamente, persino con minacce e danneggiamenti, dirigente di fiducia dell’ex sindaco, hanno di fatto avviato lo ‘spoil-system’ comunale sotto la regia attenta di una famiglia politica come quella sculchiana che naturalmente mira a consolidare la propria leadership e a conquistare tutte le postazioni utili sul tabellone del potere locale, provinciale e regionale.


Per questo ha suscitato qualche mugugno e anche qualche perplessità la fretta con cui si è aperto e si chiuderà in piena estate, praticamente un quarto di mese d’agosto, un bando pubblico piuttosto inclusivo che esclusivo, per la copertura della presidenza Akrea, che ha assoggettato l’eminenza grigia e potente ispiratore del nuovo corso Pd a Crotone, Rocco Gaetani alle nuove regole governative in materia di partecipate, per cui “chiunque sia interessato, può inoltrare domanda in carta semplice diretta al Sindaco. Detta domanda dovrà pervenire al protocollo del Comune entro e non oltre le ore 12 del 25/08/2016 allegando alla stessa domanda una dichiarazione sottoscritta attestante il possesso degli anzidetti requisiti, fotocopia del documento di riconoscimento, nonché la disponibilità del candidato a ricoprire l’incarico, allegando il proprio curriculum.”


Un film che sembra già visto e che potrebbe anche non collimare al millimetro con le disposizioni dettate proprio dal Governo Renzi il cui obiettivo in tema di società partecipate è quello di una drastica riduzione del loro numero e semplificazione normativa, la razionalizzazione e riduzione del sistema delle partecipazioni pubbliche con precisi limiti alla loro costituzione e criteri per il loro mantenimento e funzionamento (economicità, efficienza); definizione del regime di responsabilità degli amministratori; rafforzamento dei criteri pubblicistici nella gestione delle società (tetto alle retribuzioni, trasparenza); compensi degli amministratori legati ai risultati di gestione; piani di rientro ed eventuale commissariamento per le società in perdita.


Animata dai migliori propositi di qualità e di efficientamento la strategia della giunta Sculco-Pugliese potrebbe anche essere quella di mettere rapidamente a concorso centinaia di posti di lavoro nel Comune di Crotone. Vuoi per affrontare la situazione d’emergenza che si è concretamente aggravata in questi ultimi mesi con il pensionamento di decine di dipendenti della ex legge 285, che di fatto hanno desertificato le stanze e i corridoi del palazzo comunale; vuoi per impostare un diverso rapporto tra dirigenza e politica, tra amministratori e tecnici, rompendo con i vecchi legami del passato, spazzando via i micro poteri di dirigenti, funzionari e impiegati, ripulendo le sacche di inefficienza, passività, refrattarietà e assenteismo.


Per farlo pare si penserebbe all’innesto di almeno dieci nuovi dirigenti a stipendio tabellare calmierato, che verrebbero da fuori città, da Catanzaro, Lamezia, Vibo, cioè i territori amministrati che sono parte del collegio elettorale in cui si svolge l’intrapresa politica della famiglia Sculco, magari giovani nuove leve regionali in cerca di una buona gavetta curriculare, oltre che di ex dirigenti di Settore e Dipartimenti della liquidata Provincia di Crotone e della Camera di Commercio ormai accorpata a quella di Catanzaro.


Tutte cose che sarebbero allo studio dello stesso Enzo Sculco che vanta una forte conoscenza della Pubblica Amministrazione anche grazie ma non solo alla sua lunga dirigenza sindacale Cisl.


Tuttavia i problemi non mancano. Bisogna fare in fretta, senza perdere un solo minuto. I passaggi da fare e le parti da far collimare sono molteplici ed eterogenee, contraddittorie e disparate. Insomma il vero risiko del potere sculchiano è appena cominciato. E a giudicare dalla temperatura l’ex leader dei popolari non darà tregua neanche a ferragosto.