Arrivederci Bandiera Rossa, metà sorella metà nemica…

Angelo Broccolo | Medico
Coordinatore Regionale Calabria
Sinistra Italiana
Cambio Quotidiano Social




Il 20 agosto del 1991 sfiorai la grande Storia.
Ero in Polonia con una borsa di Studio al confine con la Russia Bianca.
Scelsi la Polonia anzichè la Spagna per motivi ancora non del tutto chiari neppure a me stesso.
Mi ritrovai all'Università di Białystok che fino a quel momento non mi diceva proprio nulla.
Cercai sulla cartina e scoprii che da quelle parti c'erano i laghi Masuri e la foresta di Białowieża.
Amavo la Storia più della Medicina,e quelli erano stati scenari di conflitto decisivi per la Prima Guerra Mondiale ed anche per il dopo. E la foresta era avvolta da mito e leggenda. Era quanto rimaneva dell'immensa distesa che copriva l'Europa intera.
Ed ancora o forse soprattutto,per un medico, nel ghetto ebraico di Białystok era nato Albert Sabin,senza ombra di dubbio tra le più belle persone mai venute al mondo. Lo scopritore del vaccino contro la poliomielite (tralascio volontariamente Salk e cosa accade in Italia,con un grazie al nostro Giacomo Mancini, ripromettendomi di approfondire in altra sede)...lascio alla vostra riflessione solo un particolare. Il Professor Sabin, che salvò milioni di esseri umani dalla Poliomielite, rifutò di brevettare il suo vaccino..
"Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo".
Non credo sia necessario aggiungere altro per descrivere questo immenso uomo.
Il 20 agosto avrei dovuto passare la frontiera ed andare in URSS.
Ma in quelle ore c'era stato un tentativo di Golpe contro la Perestrojka di Michail Gorbačëv.
Le frontiere erano chiuse ed io partii per Praga.
Inutile dire che non avrei mai più rivisto l'URSS.
Pochi mesi dopo la bandiera rossa che aveva generato speranze ed anche illusioni, “metà sorella, metà nemica” (come avrebbe scritto E.Evtušenko) scendeva dal pennone del Cremlino.
Arrivederci, bandiera rossa… Sin dalla nostra infanzia
Noi giocavamo ai «rossi» e i «bianchi» battevamo forte.
Noi, nati nel paese che più non c’è,
ma in quell’Atlantide noi eravamo, noi amavamo.(Evtušenko)
Si da qui,sul finire dell'undicesimo mio turno consecutivo di lavoro, oggi a distanza di tanti anni...
dico anche io...che non è stato un addio per l'umanità...verrà un altro tempo ed altri uomini e donne ti cercheranno e ti solleveranno sulle ingiustizie crescenti di questo mondo senza senso..ed è per questo che oggi ,mentre scrivo queste poche righe concludo con una certezza..
Arrivederci Bandiera rossa...