Vito Barresi
Trasferta Libera | CN24
Quanto zucchero Mister Nicola? Segafredo moment amarissimo per Raffaele Vrenna e Davide Nicola quel che serve per smaltire la notte stregata del debutto sotto le Due Torri.
Ci mette tanto il Bologna per battere il Crotone che resiste per ben 85 minuti. Agli ultimi spiccioli ma più densi e insidiosi di una gara che sembrava scritta per un pareggio sotto la pioggia, quella x sulla prima incognita di campionato, che certo avrebbe fatto piacere ai rossoblu pitagorici, finisce cancellata d'un colpo con un tiro dritto in fondo al lato Destro di Cortaz.
Il pari avrebbe certamente premiato il Crotone che non aveva demeritato ma che ancora evidentemente non ha il senso pratico della serie A, la psicologia calcistica di un torneo cinico che non perdona mai l'errore avversario.
Una regola spietata che forse Nicola non è ancora riuscito a trasfondere nella più remota vigilanza dei suoi giocatori che ancora una volta lasciano l'amaro in bocca al leader reale di questa squadra che resta per imprese, salvataggi e miracoli, il lucidissimo portiere Cortaz.
E' lui l'anima morale del team che pure lascia la fascia di capitano a Clayton.
Nicola non ci sta ovviamente soprattutto dopo che aveva costretto il suo collega ex livornese a fare il cambio di Maietta visto che con Gastaldello non riuscivano a far girare in posizione valida il tiratore Destro.
Buona la trovata ma poi evanescente della trappola del fuorigioco da parte della difesa crotoniate.
I primi 10 Minuti più difficili della storia calcistica pitagorica.
Donadoni aveva comandato ai suoi di chiudere la questione nei primi 15 ma il Bologna non ci riesce neanche dopo il fatidico quarantacinquesimo.
Resta alla fine della doppia scena del primo e del secondo tempo tutto il differenziale di caratura tra una squadra fragile e gracile come il Crotone e l'impianto più prussiano del Bologna.
Squadra che vince non si critica certo e la vittoria sul Crotone mette a tacere le facili osservazioni sul Bologna. Sopratutto ammanta quel pizzico di velleitarismo della compagine di Donadoni che alla fine il Crotone per sua ingenuità fa passare alla cronaca persino per autorevolezza.
Assolutamente da rivedere gioco, prestazione e posizione di Simy che in sostanza sbilancia tutto l'assemblaggio del Crotone, facendogli perdere gioco in termini di coerenza e continuità d'intento. Due pali netti, due goal farlocchi, una segnatura che fa punti e partita. Bologna in testa con le grandi. Crotone ancora fuori dalla porta del suo stadio under costruction.
Crotone in campo con la terza maglia verde in bandone rossoblu torna smarrito in Calabria. Senza stadio né campetto d’allenamento. Ma nulla è perduto se non una partita.