Renzi nuovo leader del G20? Mai dire Banzai...

Vito Barresi
Cambio Quotidiano Social



Sarà Matteo Renzi il prossimo leader ‘carismatico’ del G20? Dopo l’uscita di scena di Obama e il sempre più possibile esordio di Donald Trump sul palcoscenico della Casa Bianca più che una suggestione ‘inverosimile’ si tratterebbe di un’ipotesi di lavoro a cui il ‘board’ dei poteri mondiali guarderebbe con attenzione non da adesso ma da molti mesi. D’altra parte anche nell’entourage di Matteo Renzi non si nasconde questa ambizione corroborata dal forte ascendente che godrebbe il politico fiorentino, come confermano le numerose attestazioni, gli apprezzamenti e l’encomio per la sua ‘courtesy’ sia da parte del concorrente sistemico Vladimir Putin e sia dal socio di maggioranza e fondatore del G20, Stati Uniti. Nel corso del summit mondiale in Cina, si è colta l'occasione per rimarcare il ‘feeling’ con il nuovo ‘Blair’ del Mediterraneo, diffondendo sulle principali agenzie di stampa internazionali la notizia, appresa da fonti presenti ai lavori, secondo cui il presidente Barack Obama avrebbe citato Matteo Renzi come esempio di “buon lavoro di governo”, soprattutto nelle riforme, durante suo discorso di apertura alla prima sessione del G20. Gentilezza subito ricambiata dal pupillo dei poteri forti globali, il quale ha sottolineato, come Gastone di fronte a Paperino, che “spesso per vedere i risultati delle riforme ci vogliono anni. Il futuro viaggia veloce e può impaurire”.


Chi possa impaurirsi non è difficile comprendere in tempi come questi in cui gli sconvolgimenti delle nomenclature del dominio localizzate nelle grandi metropoli delle borse, delle monete, dei gruppi finanziari e nei forzieri di poche banche invulnerabili vengono paventati e vissuti come un imminente diluvio universale non tanto proveniente dalle periferie del pianeta quanto dai paciosi paesaggi agrari della bucolica Gran Bretagna, dove la Brexit ha licenziato in tronco il dimenticassimo Cameron, o dalla Meclemburgo-Pomerania, il Land più agricolo della Germania, dalle cui urne è uscito un voto che ha messo fuori gioco la cancelliera Angela Merkel, proprio nel suo collegio elettorale.


Colpito da tanto fascino regale, persino la stessa cronaca del Corriere della Sera riporta in un incantato resoconto che erano ‘le undici di sera quando Matteo Renzi rientra dalla prima giornata del G20 di Hangzhou, conclusa con uno spettacolo sul lago diretto da Zhang Yimou e un’esplosione di fuochi d’artificio come solo i cinesi osano organizzare. «Sono molto, molto contento di questo giorno», dice e spiega che nel corso della riunione tra i capi di Stato e di governo «alcuni Paesi come gli Stati Uniti hanno espresso apprezzamento per le nostre riforme strutturali». Obama si è anche fermato nella postazione della delegazione italiana, ha stretto la mano al ministro delle Finanze Padoan e Renzi glielo ha indicato come «un uomo saggio»; il presidente americano ha replicato: «Si vede».


Tutto si lega. E sebbene questo insieme di cose importanti non scopre le carte né svela le ambizioni segrete, lo stesso Renzi accende i riflettori sull’ambito traguardo, prima evidenziando che il G20 cinese lo ha molto impressionato, perché non è né un’inutile liturgia né un rito holliwoodiano “come altri impegni internazionali di cui non faccio il nome”, per poi rimarcarne la funzione di una struttura permanente di governance globale, un modello efficace che funziona realmente. Ricordando ai giornalisti il cronoprogramma che prevede il G7 in Italia, in Sicilia, l’anno prossimo, il G20 nel 2017 ad Amburgo e nel 2018 a Buenos Aires, Renzi ha chiosato sornione: “noi ancora non l’abbiamo mai ospitato e non so se sarà nel 2019 nel 2020 o nel 2021. Io comunque ci sarò”.


Renzi new leader of the G20? The overall format of the Italian Prime Minister - Matteo Renzi will be the next leaders 'charismatic' G20, after the departure of Obama and increasingly possible Donal Trump debut on the stage of the White House? More than a 'far-fetched' suggestion it would be a working hypothesis that the ‘board’ of world powers would look not from now but for many months. On the other hand also in the entourage of Matteo Renzi does not hide this ambition supported by the strong influence that would enjoy the political Florentine as attested by the numerous certificate of commendation for his ‘courtesy’ by both the systemic competitor Vladimir Putin and both the majority shareholder and founder of the G20, the United States, which during the world summit going on in China have underscored the 'feeling' with the new 'Blair' Mediterranean, spreading on the major international news agencies the news, learned from sources present in the work, that President Barack Obama would Matteo Renzi cited as an example of ‘good government work’, especially in reforms, in his opening speech at the first session of the G20. Kindness immediately reciprocated by the darling of global powers stressing that "often to see the results of the reforms it takes years. The future travels fast and can frighten .” - Vito Barresi Daily Social Change