L’Erbolario a Sana 2016. La rivoluzione permanente del percorso naturale

10 settembre 2016, 15:17 100inWeb | di Vito Barresi

Vito Barresi


Ce ne sono novità quest'anno al Sana, salone del bio e del naturale, come sempe aperto in settembre a Fiera Bologna. Ma certo quella che spicca tra le altre è, a sorpresa, l'intenso e affascinante 'percorso sensoriale' che L'Erbolario ha voluto dedicare alle nuove linee di fragranze e cosmesi della sua collezione autunno inverno 2016. Due toni, due nuances, come luce diffusa e ombra soffusa e intrigante, i colori limpidissimi e abbaglianti del bianco Osmantus giustapposti al nero antracite e carbone del Ginepro Nero, formano il filo epidermico che accompagna il corpo professionale della forza vendita e degli erboristi che, insieme al pubblico dei visitatori e dei più esigenti consumatori di cosmetica, si dipana in una vera e propria Wunder Camera naturale di sorprendente valenza culturale.



Un susseguirsi di immagini suggestive ed evocative restituisce integralmente la soddisfazione di entrare nella seconda e più moderna casa dell'impresa lodigiana che è divenuta qualcosa di piú di un semplice marchio commerciale ma un segno-simbolo, lo stemma di un possibile rinascimento delle più autentiche emozioni italiane.


Sull'uscio della sua 'second life', Franco Bergamaschi, fondatore della comunità L'Erbolario, accoglie con un intelligente sorriso chiunque si affaccia agli oblò di uno spazio decisamente già collocato in area 'beta permanente', l'ambito elettivo delle imprese che hanno scelto di innovare e innovarsi continuamente, alla costante ricerca di un'ottimizzazione che in silenzio e senza eccessivi clamori sa ascoltare il sound della foresta che muta seguendo i cicli del tempo.



Il guru dei segreti di bellezza, come nel libro sapienziale dei Ching, ha scelto il linguaggio della poesia come cifra per affrontare il cambiamento delle liriche relazionali, in atto nel mondo attuale, scegliendo la musicalità della pioggia nel pineto, la sinfonia dei "ginepri folti di coccole aulenti", l'odore silvano dei giardini mediterranei.


Un omaggio non retorico né rituale alla sublime arte del Vate Gabriele D'Annunzio che traduce la rilettura di una delle più note e amate composizioni del Novecento nella realizzazione griffata di due news cosmetiche che vanno ad arricchire il già ampio scaffale di prodotti firmati L'Erbolario, le linee Osmantus e Ginepro Nero.


Ginepro Nero propone un set di prodotti al maschile ad altissimo profilo tecnologico, in cui risultano eliminati i sali d'alluminio efficacemente sostituiti dal principio attivo del carbone vegetale con potere assorbente ed effetto setificante. Lo shampoo doccia per corpo e capelli è una fragranza energizzante dedicata all'uomo dinamico, accompagnato da un profumo che si impone come una ricarica istantanea di vitalità e freschezza, entrambe con sostanze funzionali pregiate che conferiscono lucentezza alla chioma, nutrimento alla pelle, disinvoltura e orgoglio al portamento e allo charme di genere.


Osmantus, la piccola pianta che dona primavera, resistente alle intemperie e al freddo, riporta in Erbolario il magico tocco dell'esotico e orientale, l'incantesimo millenario di civiltà antichissime ritornate sul palcoscenico di una nuova storia, la tigre cinese e lo zen giapponese. Il fattore innovativo di questa linea è costituito dal Teff, un cereale senza glutine, presidio pieno di proteine e sali minerali, con un' efficacissima azione dermoprotettiva.


Percettibile ma essenziale, potente ma discreta, sulla svolta stilistica del guru dell'Erbolario soffia forte il vento dell'est, quello che comunica e spande sulla rotta asiatica un antico ed europeo proverbio monastico, il verbo che nella schietta e posata battuta di Bergamaschi si fa un mantra che vale per tutti i suoi affezionati seguaci: 'ora è il momento di dire insieme, rimbocchiamoci le maniche".