Vito Barresi | Trasferta Libera
Crotone solitario fanalino di coda in Serie A staccato da un Empoli che in una serata di brume toscane agguanta i suoi primi sospirati tre punti. E dire che il Crotone di Nicola sembrava disposto bene sul rettangolo di gioco, esprimendo maggiore fiducia nelle proprie possibilità, tanto da mostrare al pubblico empolese una personalità in crescita, alla ricerca almeno di un primo incoraggiamento al gusto del pareggio.
Ma nulla è valso di fronte alla tenace volontà di vincere dei padroni di casa che hanno messo in evidenza un asciutto pragmatismo, essenzialmente rivolto al risultato. Il goal di Giuseppe Bellusci arriva al 31° minuto con un colpo di testa che ravviva gli entusiasmi dello stadio Carlo Castellani. Nonostante il dominio di palla tuttavia l’Empoli cade proprio allo scadere del primo tempo, quando al 45° su assist di Marcus Rohden, Mario Sampirisi segna per il Crotone.
Per come sono andate poi le cose nella pausa spogliatoio molto probabilmente la squadra ospite avrà avuto istruzioni di stare in guardia, evitare disattenzioni, insomma far finta di tirare i remi in barca, per chiudersi con correttezza, evitando però di sottomettersi all’assedio.
Ma gli errori sono sempre in agguato. Favoriti certamente da qualche evidente sottovalutazione, come quella che ha portato a un fallo abbastanza evitabile, inevitabilmente sanzionato dall’arbitro con un cartellino giallo apposto come un post it sulla maglia di Lorenzo Criseting, episodio da cui scaturisce una punizione battuta da Manuel Pasqual che a palla ferma riporta l’Empoli in vantaggio sul risultato di 2 - 1 grazie ad una rete di testa siglata da Andrea Costa.
Partita deludente per il Crotone che chiude in dieci uomini dopo che Noe Dussenne finisce sul libro dei gialli per la seconda volta, costretto ad abbandonare il campo.
Non che non vi siano commenti da fare ma siamo ormai a striscia la sconfitta. In casa rossoblù manca la calma ambientale, anche se in campo la squadra sta salendo, con evidenti miglioramenti di posizione, ancora solamente tattici. A Nicola manca una strategia ben precisa, deve giocare partita su partita. Comunque un pò meno confuso di Raffaele Vrenna che per adesso è davvero nel pallone.