Archiviata la quarta giornata di campionato della serie A, che ha segnalato la prima sconfitta stagionale della Juventus contro l’Inter nel derby d’Italia; ha visto vittoriosa la Fiorentina sulla Roma che non perdeva da 20 partite; mentre il Crotone porta a casa il primo punto in classifica, pareggiando 1-1 contro il Palermo, squadra diretta concorrente per la lotta alla conquista della salvezza.
di Cinzia Romano
Neanche il tempo di riprendere fiato che mercoledì all’Olimpico si affronteranno i calabresi contro la Roma di Francesco Totti, che dal 2010 ha “contribuito” a far crescere l’FC Crotone attraverso il prestito di giovani talenti, come il terzino sinistro Alessandro Crescenzi, l’attaccante Stefano Pettinari, l’ala destra Federico Ricci, il terzino destro Mihai Balasa, il centrale Alessandro Florenzi che per la prima volta affronterà i rossoblù da avversario.
Mister Nicola, partita dopo partita sta cercando di dare un’identità a questo nuovo gruppo, ci sono ancora tanti ingranaggi da oliare prima che la macchina Crotone riesca a competere con le grandi della serie A, ma già col Palermo si sono evidenziati i ritmi elevati della partita.
Un Palladino sempre più “capitano” che corre, incita i compagni e si sacrifica in fase di copertura. Un centrocampo che macina km e gestisce le trame di gioco con un Capezzi dal primo minuto, al posto di Salzano, Rohden e Crisetig che sembrano aver trovato la propria dimensione. Non di meno l’attacco che, orfana dell’indisponibile Tonev, cerca le giuste giocate con Trotta e Falcinelli.
Solo la difesa non ha ancora espresso il meglio: troppi gol subiti, il maggior numero di parate di tutta la serie A finora per Cordaz, che non sta deludendo le aspettative. Dussenne, Ferrari, Claiton, Ceccherini e Martella non demeritano, ma faticano un po’ contro avversari tecnici e quotati.
Il Crotone gioca i primi 45 minuti con intensità e concentrazione, ma cala nei secondi tempi, sprecando quanto di buono riesce a costruire prima dell’intervallo. Se si tiene conto della classifica dopo i primi tempi i pitagorici sono secondi solo alla Sampdoria (10 punti), a pari punti con Juventus e Udinese (8 punti), seguita da Napoli (7 punti), e Lazio (6 punti).
Si corre anche molto, la squadra che ha percorso più km è il Chievo Verona, seguito da Sassuolo, Fiorentina, Lazio, Crotone e Juventus, ma la gestione della palla, la precisione e la resistenza fisica per l’intera partita, ancora non sono tali da riuscire a ottenere i tre punti.
La Roma sarà un banco di prova per testare la resilienza di questo Crotone e capire quanto ancora deve migliorare per poter raggiungere la salvezza. È stato un inizio campionato sicuramente in salita, dovuto anche alla mancata disponibilità dello stadio “Ezio Scida”, argomento che tanto ha fatto discutere l’intera città. Dopo l’ultima conferenza stampa tenuta dall’FC Crotone, il presidente Raffaele Vrenna ha chiesto scusa per i ritardi e la mancata consegna di quello che doveva essere lo stadio “da serie A”, garantendo l’impegno per concludere al più presto la struttura e l’inaugurazione del “nuovo Ezio Scida” il 23 ottobre nell’incontro casalingo contro il Napoli. È il caso di dire “quel che è stato è stato scordiamoci il passato”.
Ora tocca agli ultrà non prolungare questa inutile querelle e dimostrare di valere quella pedina mancante alla scacchiera di mister Nicola, che più volte ha invitato i tifosi a non lasciar sola la squadra, perché il loro incitamento, in match equilibrati, può fare la differenza. Domenica scorsa, allo stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia, erano più numerosi i Palermitani, che hanno dato prova di esserci, nonostante i 1000 km della trasferta, mentre gli ultrà della curva sud Crotone manifestavano nel piazzale antistante lo stadio “Ezio Scida”, anziché dimostrare il loro disappunto sugli spalti a Pescara ed essere determinanti nel dare quella spinta e quella carica agonistica nei momenti di calo fisico e mentale della squadra.