Quattro candeline sulla torta di Totti. Roma Crotone 4-0

21 settembre 2016, 22:23 Trasferta Libera

Vito Barresi | Trasferta Libera



Non è proprio come nella ‘Canzone per te’ di Sergio Endrigo ma anche a Roma per il Crotone ‘la festa appena cominciata è già finita’. Palo di Dzeko dopo meno di 5 minuti. Roma subito molto aggressiva. Bravissimo Florenzi ad insistere e mettere una palla all'indietro, rigore in movimento per El Shaarawy che colpisce, deviazione e gol,1-0! Azione manovrata, uno-due con El Shaarawy e Salah dentro l'area di rigore la spara sotto la traversa, 2-0! Risultato che accompagna negli spogliatoi a Cinque Stelle della società calcistica capitolina un Crotone desolato non con la palla ma con la coda tra le gambe.


Un quarto d’ora di pausa che fa intendere quando sia adesso molto forte la sofferenza che sgorga amara da una solitudine in fondo alla classifica che ben cinque squadre hanno voluto infliggere ai pitagorici senza mai indulgenza ne sconto alcuno. Chissà se finirà e se un nuovo sogno potrà sorgere dopo questo primo terribile step di campionato che condanna in fasce la neofita della Serie A alla sicura, anche se non ancora matematica, retrocessione.

Ben altri invece i festeggiamenti per il genetliaco dei quaranta anni che il capitano Totti, nel giorno in cui la Raggi da un calcio a Malagò e alle sue maldestre Olimpiadi dei “Gio-Giachetti”, ha deciso di anticipare inaugurando la sua nuovissima pagina social.

Ripresa senza preamboli con lancio di Totti che fa cadere la terza candelina al 48’, servendo a Dzeko un pallonetto al volo che batte Cordaz in uscita, voilà il 3-0! Edin Dzeko che su assist di Mohamed Salah risale in cattedra al 57’ e impartisce la quarta lezione ai rossoblù, siglando il tondo 4-0!

Speranza che appare inaspettatamente, ma beffarda e traditrice, proprio nel bel mezzo dell’area di rigore giallorossa quando il duello tra Fazio e Falcinelli mette a terra l’attaccante crotonese che fa guadagnare alla sua squadra la massima punizione. Tra il piede di Palladino e le mani Szczęsny la palla goal della bandiera si ferma tra i guanti sintetici del portiere romanista al 60’. Pochi minuti dopo Nicola dalla panchina sostituisce Sampirisi con Martella e a seguire Raffaele Palladino con Adrian Marius Stoian.

Nicola sempre di più frastornato non dorme sonni tranquilli. Non sarebbe il caso di cominciare a sedersi, dopo essere stato tanto inutilmente allenatore in piedi in questo fallimentare inizio di campionato? Ora le cose si fanno un poco più complicate.

Si torna allo stadio del teatro surrealista, l’Adriatico a Pescara. L'Atalanta è nostra compagna di sventura, all'imbocco del tunnel retrocessione. Ma sembrano già ricchi con quei tre punti in faccia all’uno che sta al palo del Crotone.