Assolutamente NO! Tra Renzi e il Referendum quale furore popolare?

Angelo Broccolo
Segretario Regionale Calabria Sinistra Italiana



Caro Professore..
Intanto è un onore ricevere la Tua attenzione. Lo considero un segno di stima e d'affetto(ricambiato). Puntualmente risulti essere esempio di tolleranza e di stimolo culturale. Da uno studioso del diritto costituzionale ho solo da imparare. Nel caso specifico e ri/sottolineo il tuo tono garbato con il quale intervieni,manteniamo le nostre differenze. In sintesi:il clima peronista,da “sfida” degna di miglior causa è stato introdotto dal Premier,cui com'è noto non fa difetto la presunzione ed in certi casi persino l'arroganza. Questione che sorge Dall'aver vincolato la permanenza della sua investitura(non mandato-e siamo al primo vulnus democratico,anzi al terzo contando anche Monti e Letta)all'esito del referendum. Quindi il clima da sfida calcistico è stato introdotto senz'altro dal premier abusivo., In alcuni casi ,su questo convengo ,ben introiettato da noialtri... Nelle more della mia modesta introduzione si ravvisa il primo vulnus.. Un Premier non eletto (risparmiamoci la formalità della non elezione diretta del premier per come previsto dalla nostra costituzione,perché sappiamo bene che nei fatti da ormai 20 anni non è così. Dal ‘94 sappiamo benissimo a chi tocca fare il premier in caso di vittoria(anche su questo si aprirebbe un dibattito lunghissimo) ed infatti da tutti punti di vista, Renzi non nasce come Minerva, bensi è il risultato finale di 20 anni di controriforme istituzionali che man mano hanno deformato la nostra democrazia - Legge sui sindaci e presidenti provincia 81/93, Decreti Bassanini,(cito a memoria e dunque chiedo venia per eventuali alterazioni) - e su questo potremmo aprire un altro discorso lunghissimo (influenza di Maastricht, fine della democrazia proporzionale, se in un sistema bipolare i partiti abbiano ancora senso,c’entra qualcosa con l’astensionismo??), che relazione esiste tra la normalizzazione liberista e la riduzione degli spazi democratici? Ecc. Quindi il Renzismo non nasce come un fungo.


Osservazioni: può un Parlamento di nominati, con un premier nominato cambiare la carte in tavola??Credo di no!
E’ vero che tutto è stato formulato e determinato dal governo anziché dal parlamento?Si!
E quanto pesa per un deputato nominato la volontà del segretario di partito depositario ultimo delle candidature??
Anche se si tenta di negare,la legge elettorale (Italicum)è strettamente connessa con il disegno di revisione.
Con un senato ridotto a 100 nominati (a vario titolo),con la camera ridotta a medesimo contesto. Nei fatti avremo un premierato forte con potere assoluto,che attraverso il controllo del partito (di cui sarà segretario)potrà scegliere sia i deputati che i senatori. Le Regioni ne usciranno confuse ed indebolite (altro elemento nn indifferente rispetto al tentativo post-resistenziale di delocalizzare i poteri,che nn a caso venne applicato con oltre 20 anni d ritardo..). L’istituto referendario ne uscirà indebolito perché si alza il numero dei cittadini firmatari.. I celebri e populistici “costi”se mai accadrà dovrebbero incidere per circa il 20%,nel frattempo la forbice reale tra ricchi e poveri nn sarà affatto diminuita… Basterà il 25% di votanti reali per conferire stabilità alla nostra già fragilissima democrazia??Credo proprio di no..


Infine, con promessa di mettere insieme un discorso più organico, le basi reali (materialistiche direbbe il vecchio K.M) della controriforma…risiedono nel fastidio provato dalle oligarchie finanziarie europee verso i modelli democratici nati dalla resistenza, poche chiacchiere e pedalare..potere agli esecutivi,ovvero alla crema dei rappresentanti direttamente sotto controllo delle elites..ecc.


Quando la crisi non muterà di segno, e il “Furore popolare-senza coscienza” si solleverà, nelle condizioni obiettive di difficoltà delle forze democratiche e di sinistra,in parte auto implose per incapacità proprie,nella desertificazione determinata dalla distruzione graduale dei corpi intermedi,(come dimenticare le campagne contro i “partiti”ed i “sindacati”,con un’opinione pubblica orientata da fattori culturali di ispirazione xenofoba e dichiaratamente di “destra”che accadrà quando tutti i vincoli e le articolazioni "di difesa democratica"finora conosciuti non saranno che lontani ricordi…il terreno arato con imperizia ed imprudenza forse troverà pronto chi, ringraziando,sta già togliendo la polvere dagli stivaloni neri custoditi in fondo agli armadi della storia…