Serie A. Crotone. Palladino: salvezza? Il bicchiere è mezzo pieno, io ci credo

6 ottobre 2016, 10:40 Trasferta Libera
Palladino e mister Nicola

di Cinzia Romano | Trasferta Libera |

Primo allenamento dopo la trasferta cagliaritana. Tutti pronti all'appello, tranne Mesbah, che continua con gli allenamenti differenziati in vista di un pieno recupero.


Si ferma per le interviste Raffaele Palladino col quale si prova a fare il punto della situazione dopo le prime 7 giornate. "Sapevamo tutti che sarebbe stato un campionato in salita, dalla società a noi giocatori, considerando che molti erano alla loro prima apparizione in serie A, ma ci sono miglioramenti. La squadra non deve mollare, io ci metterò del mio, cercando di dare sempre il massimo, tutti devono continuare con grande determinazione, come stanno facendo, allenandosi bene, restando umili e correndo più degli altri perché tecnicamente non siamo al livello delle grandi squadre. Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. È vero che abbiamo solo un punto, ma se guardiamo il Pescara, che sul campo ha conquistato solo tre dei sei punti in classifica e l'Empoli, che con solo due gol all'attivo, ha 4 punti, possiamo e dobbiamo giocarcela"

Dalla prima partita contro il Bologna fino ad oggi, si è vista una crescita e anche i tuoi compagni sembrano aver preso più confidenza con la massima serie.

"Bisogna necessariamente entrare nell'ottica giusta, perché il tempo scorre veloce, le partite diminuiscono e si devono portare a casa punti. Sono state tante le difficoltà che abbiamo incontrato, come: lo stadio, qualche innesto in squadra arrivato a campionato iniziato, ma ne eravamo coscienti. Siamo il Crotone e non possiamo pensare di poter fare un campionato di Europa League, dobbiamo lottare per non retrocedere, il cammino è questo. La strada giusta è cercare di non sbagliare le prestazioni e di essere sempre determinati. Ho giocato tanto in serie A, a volte anche quando giochi meglio degli altri, non sempre riesci a fare risultato, perché al primo errore o calo di concentrazione ti castigano".

Ci sono dieci giorni prima della prossima gara di campionato, dopo l'ultima prestazione forse era meglio rigiocare subito?

"Dobbiamo continuare sulla scia della partita di Cagliari, approfittare di questa sosta per mettere benzina nelle gambe, recuperare qualche acciacco fisico e prepararci bene per affrontare il Sassuolo e le prossime gare che saranno ravvicinate".

L'hanno scorso, alla prima intervista in maglia rossoblù, hai detto fermamente di aver scelto Crotone perché volevi tornare subito in serie A. Quanto ci credi ora alla salvezza di questa squadra?

"Se non ci credevo non sarei rimasto a Crotone. Sono uno che vuole vincere sempre, sono nervoso quando perdo persino in allenamento, anche i miei compagni oramai lo sanno, questo è il mio carattere, ho sofferto tanto a stare lontano dalla serie A e adesso che l'ho riconquistata, non la voglio perdere. Mi dispiacerebbe davvero tanto perché ci sto mettendo cuore, anima, corpo, la mia professionalità, la mia esperienza. Io ci credo! Siamo ad ottobre e mancano ancora 31 partite, abbiamo a disposizione 93 punti. Io sono ottimista e dobbiamo esserlo tutti".

È molto determinato Raffaele quando parla, proprio come lo è in campo e quando spesso ha scambi di idee con mister Nicola, durante il gioco.

"Sono semplicemente sfumature che, essendo in campo, da calciatore percepisco di più e cerco di dare una mano al mister già impegnato con tutte le sue energie. Credo che il confronto non fa mai male, tutto si fa sempre per il bene della squadra. Voglio dare il massimo per questa maglia. Mi sono affezionato a questi colori e alla gente di questa città, mi sento uno di voi. Al mio arrivo sono stato trattato benissimo. Voglio contraccambiare questo affetto e posso farlo solo in campo".

All'ultima domanda sul mercato di gennaio legato al suo nome in partenza, risponde con un sorriso.

“Siamo ancora ad ottobre, mancano tanti mesi, anzi, se arrivassero altri giocatori a darci una mano sarebbe ancora meglio!”