di Cinzia Romano | Trasferta Libera |
Aleandro Rosi arriva a Crotone alla seconda giornata di campionato e parte subito da titolare contro il Genoa. L'infortunio durante la gara con l'Empoli lo ha bloccato per tre giornate; contro il Cagliari rientra in campo e il suo apporto si vede. Nasce ala destra nella Roma, nel Crotone gioca nel suo ruolo ideale, sempre sulla fascia come terzino o mediano e in questa situazione riesce ad attaccare gli spazi in profondità molto bene.
È veloce nella corsa e ha anche il fiuto del gol, lo dimostra in queste partite di inizio campionato: in più di quattro occasioni si smarca, ha la meglio sui difensori e trova l'attimo giusto per anticiparli e deviare di testa, colpendo anche un palo con il Genoa.
Lo blocchiamo al volo a fine allenamento. Gli anni di esperienza nella massima serie, quasi 200 presenze, si vedono e anche il tuo valore aggiunto in squadra.
"Ho tanta voglia di far bene e di mettere a disposizione la mia esperienza in questa categoria. Mi fa piacere che si vede il mio impegno e il mio contributo in campo. In testa ho degli obiettivi molto chiari. Penso che questo potrebbe essere l'anno in cui emergere definitivamente, togliermi tante soddisfazioni e una di queste è la salvezza con il Crotone".
L'anno scorso hai giocato un campionato simile a quello che affronterai quest'anno con i Crotone, con una neopromossa che ha avuto le stesse criticità al suo debutto in serie A.
"Oggettivamente, le difficoltà ci sono, ma col Frosinone abbiamo avuto la fortuna di giocare in casa sin dall'inizio e tra le mura amiche abbiamo fatto quasi 26 punti, mentre fuori casa si è raccolto poco. Spero che appena inizieremo a giocare allo Scida, anche se affronteremo il Napoli, il fattore campo sia una forza in più e molti dei miei compagni più giovani avranno una sicurezza maggiore, perché ci sarà anche l'apporto del pubblico"
Nelle prime 7 partite si sono affrontate Palermo, Empoli e Cagliari, che sulla carta dovrebbero essere le dirette concorrenti con cui contendere la salvezza. Dopo la sosta ci saranno tre partite impegnative.
"Purtroppo sono capitate alcune gare che, giocando a Crotone, potevano andare diversamente, ma le partite in serie A sono tutte ugualmente difficili. È anche vero che i più giovani e un po' inesperti si stanno abituando a giocare in questa categoria e sono cresciuti molto”.
Quando ci sono giovani in campo ci vuole pazienza, vi sono stati momenti di sbandamento in ogni partita, qualche errore dei singoli e troppi gol subiti.
"È un gruppo di ragazzi che l'anno scorso ha fatto qualcosa di incredibile, forse anche al di sopra delle loro potenzialità. Sono riusciti a sopperire ad alcune carenze grazie ad una sinergia che ha permesso loro di vincere la serie B a mani basse e non è una cosa da tutti, perciò credo che questi valori ci sono e stanno emergendo. Il gap tra la serie A e la B è elevato e queste prime partite sono servite come fase di adattamento, ma ho già visto qualcosa di diverso, c'è una crescita evidente della squadra. Mancano solo i punti e se si inizia a giocare a Crotone con lo stadio pieno, aumenterà anche l'entusiasmo per rincorrere l'obbiettivo della salvezza".