di Giuseppe Romano | Trasferta Libera |
Fari puntati sull’Ezio Scida, dove spicca la presenza a bordo campo del Sindaco Ugo Pugliese e del presidente dell’Fc Crotone Raffaele Vrenna, in una visita generale allo stadio. I numeri “uno”, rispettivamente della Città e del Calcio crotonese, vengono taggati in una chiacchierata breve e in una stretta di mano per sigillare un lavoro di squadra tra pubblico e privato, che ha portato a termine un lavoro di grande effetto strutturale ed architettonico: uno stadio da 16500 posti, ridotti a 13500 per questa domenica. Un’opera sorta tra infinite difficoltà burocratiche, di prescrizioni e di dinamiche costruttive.
L’inaugurazione avviene alla nona giornata di campionato, ospite il Napoli di De Laurentiis, quarta in classifica e reduce dalla recente partita di Champions League.
“Finalmente ce l’abbiamo fatta”, esclama Raffaele Vrenna, presidente dell’Fc Crotone, disponibile ad una chiacchierata anche con noi.
Sono esistiti due cantieri gestiti in maniera differente, sullo stesso progetto, finanziato dal Comune e dall’Fc Crotone: pubblico e privato. È stata una vera corsa ad ostacoli.
“Non è stata una gara per dimostrare chi fosse più bravo o più veloce. Ci siamo incamminati insieme con l’obiettivo comune di realizzare uno stadio omologato per poter giocare le partite di serie A a Crotone. Si son fatti salti mortali da entrambi le parti. Il progetto non ha interessato solo la tribuna ma tutto lo stadio, per correggere gli antichi “vizi” di uno “Scida” troppo vecchio non abilitato per la massima serie. La parte interessata all’Fc Crotone è stata la tribuna, non solo per la capienza, quanto per i servizi annessi, obbligatori per la massima serie, al di là dell’effetto visivo”.
Nessun rimpianto o amarezza per i disagi vissuti. Il presidente è soddisfatto per come si è conclusa questo primo itinerario?
“Abbiamo viaggiato ad una velocità notevole. Da uno “stadietto” è venuto fuori un impianto di altissimo livello tecnico e gestionale molto interessante. È questa la “casa” sicura, adeguata ad una società e ad un pubblico di serie A. Grande merito va a quanti hanno operato intorno a questo progetto, compreso la fase dei controlli e dei collaudi, permettendo di concludere i lavori in soli due mesi”.
Sarà il Napoli di De Laurentiis, quarto in classifica e reduce dalla Champions, a tenere a battesimo il rientro della squadra pitagorica allo “Scida”. Sarà un giorno indimenticabile come quello della promozione in A?
“Certamente sarà una giornata di festa, direi storica, indimenticabile per tutta la gente del territorio che, certamente, sarà vicina alla squadra e al mister, perché meritano di essere supportati. Abbiamo disputato otto partite in trasferta, ora giochiamo tra le nostre mura e il calore e l’aiuto del pubblico è importante, soprattutto in questo momento contro il Napoli, per ritrovare morale e cancellare la crisi di risultati che ci sta condizionando”.
Anche per Nicola sarà festa solenne …blindato dal presidente nonostante i risultati negativi.
“Fiducia incondizionata alla squadra e a tutto lo staff tecnico. Nel calcio paga sempre l’allenatore, quando le cose non vanno bene. Questa non è la nostra logica. Tra l’altro, sono fiducioso che, alla luce di quanto si è visto nelle ultime due partite col Cagliari e col Sassuolo, vedremo un Crotone diverso”.
È nel confronto diretto col grande Napoli che si aspetta il risveglio dello squalo, proprio allo Scida?
“È il pensiero di tutti noi. Il mio è di potere lasciare questo patrimonio alla nostra città e a tutta la Calabria. Questo diventa più realizzabile giocando allo Scida”
Il Crotone che lei vuole è ancora lontano o potrebbe ritrovarlo in questa domenica contro il Napoli?
“In queste prime otto giornate i ragazzi sono cresciuti di molto: esperienza in A, carattere e determinazione, saranno le componenti che ci porteranno ai risultati positivi. Contro il Napoli, abbiamo la spinta dei nostri tifosi e tanta adrenalina per uscire dal campo con grande dignità. Il Crotone può fare bene anche contro il Napoli, una delle squadre che lotta per lo scudetto”.