Crotone, parla Gualtieri: “non mi sentivo più utile e la mia presenza era di troppo”

25 ottobre 2016, 16:58 Trasferta Libera
Salvatore Gualtieri

“Una decisione molto sofferta quella di lasciare il Crotone Calcio condivisa, come ho sempre fatto, con i miei fratelli e che ha sancito la fine del rapporto della famiglia Gualtieri con la storica squadra fondata da mio padre e che abbiamo avuto l'onore di contribuire a portarla fino a dove nessuno avrebbe mai pensato. Una decisione molto sofferta perché per me significa lasciare quello che ho dentro da quando sono nato”.

Salvatore Gualtieri affida ad un comunicato le motivazioni che lo hanno spinto, insieme al fratello Pierpaolo, a lasciare definitivamente l’Fc Crotone dopo tanti anni in sella ad una squadra che ha fatto sognare i tifosi pitagorici e che affonda le sue radici nella storica Ofam, società dilettantistica fondata dal padre Giuseppe e che oggi ha raggiunto l’importante traguardo della serie A.

“I motivi della mia decisione – ribadisce “Sasà” - sono certamente intimi e personali ma per rispetto dei tifosi, degli appassionati, sportivi e sostenitori del Crotone, nonché per l'amore verso la mia città ed il territorio, devo almeno qualche piccola spiegazione. Quello che la mia persona ha rappresentato per il Crotone calcio e quello che ho fatto per questa società certamente non sta a me dirlo anche perché è scolpito nella storia stessa del Crotone calcio e della mia famiglia. E la storia non si cancella”.

Gualtieri sottolinea così di aver lasciato “perché - dice - mi sono sentito estraneo nella società alla quale ho dato tutto e più di quello che potevo nel corso di 20 anni, mettendo in secondo piano ogni cosa a favore della passione e sempre per il bene del Crotone. Spesso sono andato oltre, sempre sostenuto dai sentimenti, dal credere nelle persone e dalla voglia di portare avanti progetti che sembravano impossibili”.

La mia passione - continua l’ex vice presidente rossoblù - è stata sempre incondizionata e senza interessi di nessun tipo se non quello di mettere al servizio degli altri le mie idee ed il mio modo di essere. Ho lasciato perché non mi ritrovavo più e non mi sentivo più utile al Crotone, le mie idee non servivano più e la mia presenza era di troppo, ho scelto seguendo ancora una volta i miei sentimenti come sono abituato a fare, per il rispetto della gente e dei tifosi che mi hanno manifestato sempre grande stima. Rimango con la mia passione e le mie idee del calcio e della vita”.

“Gli uomini – continua Gualtieri nel lungo comunicato di commiato – è molto difficile che ti diano gratificazioni e riconoscenze, però restano per sempre le cose che hai fatto”.

Al termine “Sasà”, come usano chiamarlo i tifosi rossoblù, ringrazia “chi mi ha sempre sostenuto” dice riferendosi proprio a coloro che definisce “grandi tifosimaturi e sportivi come nessuno. La spettacolare curva sud e quella nord, il gruppo Kroton 710 a.c. e i tifosi che ci raggiungono in trasferta da tutta Italia e dall'estero, tutti gli appassionati del Crotone, questi sì che saranno per sempre nel mio cuore. E questi mi mancheranno, lo devo ammettere, mi mancherà tantissimo la Curva Sud!”

Infine Gualtieri si scusa “con tutti, sia quelli che condividono la mia scelta e soprattutto con quelli che non la condividono perché sono certo capiranno con il tempo”. Un ultimo pensiero e saluto Sasà lo invia poi alla squadra, “per i nostri ragazzi - dice - mi scuso tanto anche con loro. Molti di loro – spiega - mi hanno regalato la gioia più grande lo scorso anno e sono indimenticabili e mitici; i nuovi sono ragazzi straordinari ed uomini veri, riusciranno ad uscire dal tunnel: un grosso in bocca al lupo al Crotone, ai suoi addetti ed alla dirigenza”.

“Ovviamente – conclude Gualtieri - sempre forza Crotone, il tifo e la fede rossoblu sono una cosa a parte e vanno oltre ogni vicenda personale. C'è solo il Crotone. Grazie a tutti”.