Donare o conservare le cellule staminali del cordone ombelicale?

16 novembre 2016, 08:30 Sorgente Salute

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Numerosi studi hanno evidenziato l’importanza e l’efficacia delle cellule staminali del cordone ombelicale in ambito medico e nel trattamento di numerose patologie. Scegliere se donare cordone ombelicale o conservarlo privatamente è molto difficile, per questo è importante che ogni famiglia sia bene informata sul funzionamento di queste due possibilità, in modo da poter fare una scelta consapevole e ragionata.

Scegliere la donazione significa mettere le cellule del cordone ombelicale raccolte dal proprio figlio a disposizione del sistema sanitario pubblico. In questo caso la famiglia perde la proprietà del campione, che verrà conservato in una delle strutture pubbliche presenti sul territorio nazionale, per poter essere utilizzato nel corso di trapianti allogenici nel caso in cui venga riscontrata la compatibilità. Come predisposto dal Ministero della Salute1, fa eccezione il caso in cui vi siano rischi di patologie “geneticamente “determinate” per il bambino. In questo caso la famiglia può scegliere la conservazione per uso autologo dedicato. Nel nostro Paese sono presenti 19 biobanche pubbliche, ovvero il 10% delle strutture mondiali, ma nonostante questo i dati riportati dal CNS (Centro Nazionale Sangue) dimostrano che il numero dei campioni bancati resta ancora molto basso. Nel 2015 delle 17.844 unità di sangue cordonale prelevate ne sono state conservate solo 1.7042, contro un numero di nascita pari a 488.0003. La donazione non è un servizio garantito e la maggior parte dei cordoni ombelicali continuano a finire tra i rifiuti organici.

Se si sceglie la conservazione privata, le cellule del cordone ombelicale prelevate vengono crioconservate in biobanche e rimangono di proprietà della famiglia, che può immediatamente utilizzarle in caso di necessità. La conservazione privata, come stabilito dal Decreto Ministeriale del 18 Novembre 2009, può essere effettuata solo in biobanche situate all’estero. Queste cellule staminali cordonali possono essere utilizzate per effettuare trapianti autologhi (donatore e ricevente sono la stessa persona) oppure allogenici-intrafamiliari (donatore e ricevente sono parenti). Più stretta è la parentela maggiore sarà la compatibilità: ad esempio i genitori hanno il 50% di compatibilità, mentre i fratelli o sorelle fino al 25%.

La qualità del servizio offerto dalle banche private non è inferiore a quella delle banche pubbliche. Scegliere di donare le cellule staminali del cordone ombelicale o di conservarle privatamente è importante per mettere al sicuro questo prezioso strumento terapeutico, che permette di trattare sempre più malattie. Le famiglie devono essere attentamente informate in modo da poter fare una scelta ragionata e consapevole.

Per maggiori informazioni: www.sorgente.com

Note:
1. Decreto Ministeriale 18 novembre 2009 “Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato”.
2. Report Centro Nazionale Sangue (CNS) 2015
3. Dati Istat