Serie A. Crotone-Pescara, Nicola: partita nervosa, risultato lo decide la “fame”

9 dicembre 2016, 20:49 Trasferta Libera

Sono tanti i punti persi per strada dal Crotone, soprattutto nella fase finale. Distrazione che emerge in modo chiaro e insistente non solo in area di rigore. Fatto sta che la classifica genera tensione, c'è la stretta necessità di vincere per costringere gli altri ad inseguire. Palermo, Crotone, Pescara, Empoli, sono le quattro squadre che si trovano a respirare la stessa aria di bassa classifica, con la volontà di risalire in superficie.


di Giuseppe Romano | Trasferta Libera

Crotone e Pescara si affronteranno nell'anticipo della sedicesima giornata: due identità simili per aver sprecato più punti nelle riprese. Entrambe hanno vinto una sola partita: il Crotone, sul campo, contro il Chievo, ed il Pescara, a tavolino, contro il Sassuolo, e non vince una gara ufficiale da agosto. Vicini anche con la differenza reti: Crotone -17, Pescara -15.

Consapevoli di questa situazione, mister Nicola e i suoi ragazzi, faranno di tutto per vincere. Allo Scida, hanno dalla loro parte il pubblico. Nell’ultimo allenamento c’è stato uno scambio di saluti, come buon auspicio, con quelli della curva sud.

La parola d’ordine è vincere! Il primo a dirla è Davide Nicola, dopo aver metabolizzato le assenze di Rosi e Crisetig.

“Vogliamo fortemente vincere. Stiamo facendo prestazioni positive, da più settimane, e con squadre importanti. Ce la stiamo giocando contro tutti. Non abbiamo realizzato i giusti punti un po’ per demerito nostro e a volte anche per responsabilità non nostre. All’atto pratico, avremmo meritato di avere i punti dell’Empoli. Senza stare qua a fare voli pindarici. Se il Pescara non avesse avuto tre punti a tavolino, saremmo davanti agli abruzzesi”.

È facile capire che si riferisce alla partita con l’Empoli, dove ha subito un gol in fuorigioco netto; Torino mancato rigore e gol, anche qui, realizzato su azione viziata da fuorigioco.

“Ritengo che vincere contro il Pescara per noi significherebbe ripristinare le distanze, per quello che si è fatto in campo, mettere gli altri nelle condizioni di poter sentire come si sta in fondo alla classifica. E scoprire come si reagisce dal punto di vista psicologico”.

Le strategie del Pescara sono state sotto la lente di osservazione da parte del tecnico crotoniate. Ne conosce la forza, le abilità tecniche e i punti deboli.

“Credo che sarà una partita particolare dal punto di vista nervoso, piscologico e tattico. Dovremo essere abili a interpretare gli spazi, come non mai, e le pressioni ad altezze dei campo diverse. Ci siamo allenati per questo ma, sostanzialmente, conta la fame e la voglia che metteremo in campo. Cosa che stiamo già dimostrando. Se non abbiamo raggiunto quei punti che ha l’Empoli, vuol dire che qualcosa ci manca ancora. Quindi, occorre essere più bravi. In fondo, sono due squadre che hanno una identità di gioco definita: noi sicuramente molto aggressivi, loro ulteriormente aggressivi ma su spazi diversi. Noi rubiamo molti palloni nella metà campo offensiva. Riusciamo ad avere una densità importante dei contrasti e sarà fondamentale fare tutto questo per tutta la durata della partita”.

Non palesa preoccupazione per l’assenza di Crisetig e Rosi, anche se sono elementi fondamentali nel valore aggiunto della squadra, ma chiede la partecipazione dell'intera città.

“Mi aspetto una grandissima partecipazione: noi creeremo una pressione sportiva in campo, e chiediamo un aiuto da parte del pubblico fino all’ultimo secondo. Lo hanno sempre fatto, ma in questa partita, secondo me, lo faranno ancora di più. Hanno capito che, ormai, questa squadra ha una identità ben definita, voglia di lottare ma senza l’aiuto di tutti non si va da nessuna parte. In questa partita dobbiamo sentire quel senso di appartenenza particolare che ci può mettere nelle condizioni di rendere molto interessante il proseguo del campionato”.