Cari amici, buona domenica. Ormai ci siamo, si ricomincia, e nonostante la temperatura, siamo maturi per la ripresa dei lavori. Questo è tempo di previsioni e soprattutto di buoni propositi per l'anno incipiente. Da piccolo i buoni propositi li mettevo per iscritto, e di recente ho ritrovato un vecchio appunto sul quale ho letto quanto fossi determinato a crescere, in quell'anno appena cominciato, di almeno 4 centimetri (senza scarpe), e mi ha stupito la lucidità e la calma che da quello scritto traspariva. Non mi ricordo poi come sono andati i fatti, ma quello che conta, spesso, è la determinazione, la volontà ferma, il piglio. Chissà se la qualità dell'annata dipende da quella dei propositi, e nel dubbio non voglio avere scrupoli. Quest'anno voglio (senza incertezze) vivere in un mondo più felice. Meno attentati, meno crisi, meno referendum. Voglio, per tutti, più soldi e più salute (niente mamme che si ammalano, e tanto meno i figli). Scuole chiuse al sabato, pensioni anticipate, niente olio di palma. Voglio (sono fermissimo) sindaci onesti, assessori belli, programmi culturali seri, e niente traffico, soprattutto in centro. Più libri e più giornali, frittura tutti i giorni, e, finalmente, lo scudetto a rotazione (in ordine alfabetico). Voglio che l'Africa sia ricca, che non si spari in Siria, e che Trump diventi socialista. E mi propongo il Paradiso per tutti (senza bisogno di farsi esplodere) e, per il Purgatorio, la possibilità di riscattare gli anni di vita, se sei meridionale. Domani è lunedì, e non saprei da dove iniziare, e soprattutto come. Ma per oggi mi propongo di sbundarmi di polpette (fritte ovviamente,... e con patate). Tutto è cominciare. Buon appetito, e auguri.
