Genoa-Crotone, due rossoblù a confronto: i liguri con un valore della rosa di poco più di 91 milioni di euro, mentre quella dei calabresi non arriva a 25 milioni. Un parco giocatori, quello a disposizione di mister Juric, in continua movimentazione di arrivi, partenze e trattative nel mercato di gennaio, mentre la città di Pitagora attende trepidante notizie da quel di Milano dove sono in corso varie mediazioni.
di Cinzia Romano | Trasferta Libera
I grifoni hanno realizzato il 70% dei punti tra le mura amiche, mentre i calabresi fuori casa ne hanno realizzato solo uno. Il rendimento delle due squadre è stato divergente, ne è la prova lo stato di forma in cui attualmente versano le formazioni: una crescita e un miglioramento costante nel gioco per il Crotone e un momento di crisi di risultati per il Genoa, fanno sì che entrambe le squadre, nelle ultime cinque giornate abbiano lo stesso rollino di marcia.
A guardare i punti in classifica e il numero di reti segnate dagli attaccanti, il pronostico sembra scontato. Nel Crotone mancherà Palladino, tutto sembra affidato ai piedi di Falcinelli, anche se nelle ultime gare le migliori occasioni sono capitate a Rohden e Trotta.
Un occhio anche alla difesa, nelle ultime 10 giornate il Genoa ha incassato 20 delle 27 reti e segnato 10 delle 22 totali, mentre il Crotone subisce meno (13 reti sulle 27 totali) ma fatica a concretizzare le tante occasioni create, realizzando 6 reti delle 14 totali.
Mentre Ivan Juric afferma che ci sono stati tanti cambiamenti e che bisogna ricomporre il gruppo, ma che non è facile quando vengono meno giocatori importanti a causa di infortuni o per il calciomercato. Intenzionato a dimenticare la brutta prestazione di Cagliari, in emergenza a centrocampo e con tanti giovani da rodare, ma con l’apporto di un pubblico caloroso, il tecnico del Genoa attende i calabresi contando sull’apporto del nuovo innesto Danilo Cataldi ex centrocampista del Crotone nella stagione 2013/14.
Di contro, Davide Nicola è consapevole che per riuscire nel miracolo salvezza deve far risultato su tutti i campi. Nonostante i punti in classifica, che secondo il tecnico non rispettano ciò che si è prodotto in 20 giornate, è determinato nel difendere i suoi ragazzi, che stanno dimostrato ogni settimana, di riuscire a resettare una sconfitta e ad allenarsi duramente concentrati solo nella partita successiva.
“Mi aspetto un Genoa tosto, che – ha detto il tecnico rossoblù - ci aggredirà ovunque. È una squadra con tante qualità individuali con un parco attaccanti di quasi 200 gol in serie A. Noi dovremo essere bravi a cercare di fare il nostro gioco senza commettere delle ingenuità, che è quello su cui stiamo cercando di lavorare, soprattutto in questo ultimo periodo. Non avremo a disposizione Palladino, uno dei migliori in campo contro il Bologna e un giocatore di esperienza importante, ma chi lo sostituirà dimostrerà che questa squadra è cresciuta anche nella consapevolezza di chi ha giocato meno”.
Con una formazione quasi scontata, viste le assenze e gli infortuni, in settimana si è provata qualche soluzione per affrontare il Genoa.
“Noi non giochiamo un classico 4-4-2, il nostro è più un 4-2-2-2, con la possibilità delle due ali di diventare centrocampisti tra le linee e di poter accentrare il gioco in base alle nostre caratteristiche. Siamo una delle squadre che crossa di più, ma non siamo dei giganti, non essendo la nostra arma migliore, abbiamo sperimentato un paio di situazioni tattiche in cui poter cambiare anche in corsa con gli stessi uomini. Il Genoa gioca un 3-4-3 classico con 2 ali larghe, spesso e volentieri quella di destra viene a giocare come seconda punta, quindi nello sviluppo si tramuta in 4-2-3-1. Le difficoltà principali saranno nella qualità degli avversari e nel fatto che giochiamo in uno degli stadi in cui il pubblico è veramente un valore aggiunto come dodicesimo uomo in campo. A fare la differenza sarà la lettura di alcune dinamiche, loro sono molto bravi a portare tanti uomini, ma potrebbe essere anche un punto debole su cui far leva. Per quanto riguarda eventuali arrivi, non aggiungerò altro a quanto già detto, il mercato è della società, che sta lavorando. Per una realtà come la nostra, purtroppo, i nuovi acquisti potrebbero portare in ritardo dei potenziali frutti. Io continuo ad adattare il mio gioco alle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione e migliorando ogni giorno qualcosa. Guardo gli allenamenti e la forma fisica dei ragazzi, schierando la formazione che ha i numeri migliori per mettere in difficoltà gli altri. Fermo restando che ci sono oramai delle realtà consolidate, possono sempre esserci dei cambiamenti in corso o delle novità dal primo minuto.”
Qualsiasi sarà il risultato finale, ci si aspetta una bella partita giocata a viso aperto da entrambe: un Genoa che non può assolutamente fallire i tre punti e il Crotone che deve far punti se vuole tenere viva la speranza.
I liguri segnano in contropiede e in sviluppi offensivi, ma subiscono sia su calci piazzati, che in azioni dinamiche degli avversari. Di contro i calabresi, a secco di gol nelle ultime giornate, dovranno riuscire a non sprecare quanto di buono creano nei primi tempi e in gran parte dei secondi. Sono veramente troppi 19 punti persi per strada, ma è un’ottima base di partenza, in un percorso di crescita costante e progressivo.
Tanto lavoro, entusiasmo, voglia di vincere e agonismo che i ragazzi di mister Nicola dovranno amalgamare a personalità, compattezza per tutta la durata della gara e una maggiore convinzione per migliorare nell’uno conto uno sulle ripartenze degli avversari.
A dirigere la gara valevole per la ventunesima giornata del campionato di serie A 2016/17 sarà Maurizio Mariani della sezione di Aprilia. Gli assistenti sono Posado e Liberti, quarto uomo Tegoni, addizionali Mazzoleni e Saia.