Pronto Soccorso e Guardia Medica nel Cuore della Notte in Calabria | Angelo Broccolo

30 gennaio 2017, 15:04 Il Fatto

Angelo Broccolo
Cambio Quotidiano Social


In una postazione di Guardia Medica della nostra città una collega in poco meno di due ore è intervenuta su due richieste di soccorso. Una crisi ipoglicemica con coma diabetico imminente (30mg/dl) con associato edema polmonare e poco dopo un infarto del miocardio. Nel primo caso è riuscita a “stabilizzare” il paziente addirittura prima dell’arrivo dell’ambulanza, nel secondo la rapidità dell’intervento coordinato si è mosso sul filo di lana di un cuore con tre rami coronarici ormai ostruiti e che da qualche giorno rimandavano in superficie un dolore subdolo e sordo, magari sottovalutato, o magari il deterrente del ticket puo’ aver aleggiato in maniera significativa sulla protratta incertezza del paziente. Non mi riferisco al caso specifico,ma di certo in tantissime famiglie che vivono con salari da 25/30 euro al giorno incide tantissimo un ticket sanitario che significa oltre un giorno di lavoro. L’arguzia del legislatore ripone nella responsabilità del medico la diagnosi differenziale tra una sindrome ansiosa, una nevralgia intercostale, ed un infarto del miocardio. Come se non fosse nota la diversificazione sintomatologica di un IMA in atto, che dai sintomi classici può addirittura non manifestare alcuna algia, ovvero può esprimesi con un dolore gastrico o persino con un riflesso doloroso al mento…. Ma evidentemente c’è da ricercare nelle trame freudiane della fase anale espulsiva le dinamiche latenti che sovrastano alcuni disegni non altrimenti riportabili al buon senso.


Il nostro territorio è stato lentamente spogliato dei presidi posti a tutela della salute: la chiusura di ben due ospedali hanno ad esempio determinato un sovraccarico di lavoro in pronto soccorso di Corigliano e soprattutto Rossano con punte di accessi assolutamente ingestibili da parte di un personale medico, infermieristico ed ausiliario ridotto ed esposto ad un sovraccarico di responsabilità che difficilmente coincidono con le tutele previste dal DL 81/08 (testo unico sulla sicurezza sul lavoro).

In questo contesto spesso la postazione di Continuità assistenziale (concetto rimasto sulla carta) ovvero le ex guardie mediche in alcune realtà urbane risultano essere un luogo di confine tra richieste degli utenti ed uno stato di diritto che lentamente sta dileguandosi sotto le pressioni dei diktat della trimurti (BCE-FMI-CE).

Succede di tutto nelle notti che segnano il paradigma degli invisibili, ed in campo puoi mettere la tua borsetta, l'esperienza e la volontà ed una preghiera all'infinito. Spesso si sopperisce a ruoli infermieristici che dovrebbero essere garantiti e che non competono assolutamente al medico. Può sembrare assolutamente minimalistico sottolineare che ben prima dei grandi ospedali si sarebbero potute/dovute garantire alcune minuscole ma significative attenzioni ai malati cronici ovvero ai temporaneamente bisognosi di assistenza domiciliare.

Ad esempio se nel cuore della notte ad un anziano allettato dovesse “staccarsi” una flebo oppure un catetere a chi rivolgersi? Generalmente al medico di guardia che tuttavia sul piano legale (tralascio quello morale) può esimersi dal trattare casi “de quo”definiti come “prestazioni aggiuntive”. A volte ,ad ogni buon conto si procede pur sapendo che esiste il rischio di ricevere una denuncia per aver abbandonato la postazione per una prestazione che, ripeto, non rientra assolutamente tra le "tue" mansioni (come sarebbe andata a finire ad esempio qualora il medico avesse abbandonato la postazione per una flebo, in casi come quelli citati?).

A margine del discorso, forse dovremmo avere tutti maggiore considerazione del prossimo prima ancora che del professionista e non indugiare in atteggiamenti di scadente civismo, richiedendo prestazioni domiciliari che possono essere tranquillamente effettuate presso la postazione, beccandoti magari persino la reprimenda del paziente....oppure l'irriconoscènza di chi il mondo lo divide in favori e piaceri e non in diritti e doveri...vero veicolo di consenso complice ai "politici"che hanno distrutto le anime ancor prima del futuro...

Questa è la frontiera dove si opera ogni giorno. Questo il limite di chi il mondo lo vede soltanto attraverso le finestre del Palazzo e tra un banchetto ed un ballo di gala usa un solo termine: tagliare!

Ed ora ditemi: Quanto costa la vita di un essere umano?