Vito Barresi | Trasferta Libera
Tatticamente Nicola non ha trovato a Palermo gli avversari che probabilmente aveva scandagliato alla moviola in settimana. Lo si è capito quando passato in svantaggio, dalla panchina del Crotone arriva l’ordine di una vera inversione a U con il cambio di Trotta a destra e Rosi a sinistra. In qualche modo la conferma che giustifica la completa confusione operativa in cui è caduto il gioco del Crotone. Embalo e Rispoli sono stati utilizzati come due carte vincenti nelle mani del nuovo allenatore peloritano Diego Lopez che ancora una volta ha stracciato Davide Nicola nel loro ennesimo confronto a scacchi. E lo ha fatto con la mossa di un cavallo che si chiama Nestorowski, pronto a raccogliere lo spunto swing dopo che l’attacco rosanero faceva ballare interamente il twist ai difensori del Crotone. Come da copione ecco in vista lo svarione di Cordaz che non lascia inattivi i siciliani, lesti come era capitato a Napoli, a far tesoro di papere e palle degli improvvidi portieri.
Il Palermo è stato asfissiante con il Crotone senza mai concedergli senso del gioco, visione delle diagonali, per non dire un chimerico abbrivio in fondo alla linea di porta. Palle brevi e costanti intrecci a scartare scombinano la mappa pitagorica, facendo andare in tilt una squadra che sospira speranze, anche dopo la fallimentare campagna acquisti del management che ha perso i pezzi migliori lungo l’arco di mezzo campionato.
D’altra parte che dire di fronte al fatto che nella cabina di regia della società calcistica rossoblù l’unica play list che va di moda è sempre quella di ‘tre dischi mille lire’ se non prendere atto che il fallimentare mercato di gennaio (Acquisti: Alessandro Zavan, ITA – 1999, a titolo definitivo dalla Società Pordenone; Andrej Kotnik, Slo – 1995, prestito con diritto di riscatto dalla Società ND Gorica; Maxwell Acosty, Ghana/Ita – 1991, a titolo definitivo dalla Società US Latina Calcio), affrontato senza offerta né domanda, si riflette immediatamente nelle prestazioni in campionato. Ursino sotto accusa? ... Ma chissà.
Un Palermo all’inizio roccioso anzi abbastanza rigido che riesce a far vedere un modulo random che ha incrinato la logica e i nervi del Crotone. Che torna in campo nel secondo tempo non già fragile ma completamente evanescente.
Nella solita routine di una partita sbagliata, quel che accade nel calcio è sempre l’imprevedibile che si fa lezione come dopo una vera e propria battaglia militare. Il Palermo per sconfiggere il Crotone non è andato per il sottile scegliendo una strategia militare di ottuso controllo del territorio che ha spacchettato il Crotone fino al punto di ridurlo uomo ad uomo.
Poi il resto è stato per i calabresi un annaspare nel vuoto immenso. Affogando sotto i fendenti di Rispoli ed Embalo. Difficile aperitivo agli agrumi prima del piatto forte con la Juventus.