Vito Barresi | Trasferta Libera
Allegri ragazzi, il vento bianconero si alza in terra di ‘sold-out’ ai botteghini del pallone e disoccupati senza reddito minimo di cittadinanza tra le strade del sud. Putesse essere allero che adesso arriva l’era della zebra bianconera. Buona serata per la raffinata signora, fredda e cortese, che come i benefici auspici di una doccia calda sarà per tutti un bacio a mezzanotte, la bella briana che farà diventare il bianco un nero, il bello un brutto, arricchire un povero soltanto di gioia, ringiovanire un vecchio per un momento che magari neanche immaginava in veste siderale, vederla qui tra ristoppie, calanchi e discariche rifiuti normali e speciali, fin giù nelle marziane turbolenze di una Calabria semiafricana. Anzi no, qui comincia l’avventura del signor..., tutta un’altra storia, con l’aereo dei campioni, tweetta Higuain su Instagram ‘nos vamos rumbo Crotone’. Ma prima sorpresina, invece di far scalo al Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, chiuso per l’ignoranza e insufficienza politica comunale, regionale, ministeriale, l’ennesima beffarda, patetica pubblica indisposizione dei soliti politicanti nostrani, scivola sulla pista all’Internazionale Sacal, pozzo giallorosso vorace e pigliatutto, con sede socio-politica in quel di Germaneto-Regione Calabria. E poi veloci, felpati, silenziosi, algidi, eudermici, shampati e odorosi di bagno schiuma, fendono il latifondo estremo per fare road-show nell’angolo più povero del Paese, a Crotone, si, si adesso capisco perché ogni domenica invece di vederti la partita andavi dalla zia di Crootoonee...
Migliaia di ragazze e di giovani vedranno l’allunaggio juventino all’Ezio Scida dai loro monitor computer e tv installati in abitazioni di lontane metropoli d’Italia e d’Europa. Sentendo il friccicorio al cuore magno greco, il sapore del rimpianto, la lontananza sai è come il vento anzi come il juvento, scendendo fin nel profondo del sapore antico di una casa in riva la mare per gustarsi l’artistico e magico colore di una serata illuminata di luna e di fari e affari a mille watt, accesi per Sky in mezzo al campo del ceramico antico krotoniate. Ma chi se ne sbatte, dei resti achei se poi finisce che anche il tombarolo va al confino senza neanche il titolo in pagina del cattivo maestro...
Come una viaggiatrice inglese tra il gran tour e il grande slum, la nobile e blasonata signora del foot ball italiano, la notte prima di giocare al calcio, to sleep away, per fortuna non in un bed&breakfast, che in giro ce ne sono a camionate, non in una locanda, né in un alberghetto di infima periferia, ma restando sul pezzo, in uno dei mille alberghi della catena mondiale del Best Western. Camere non di rango luxury ma con vista su pale eoliche in contrada Papanice e Strada statale 106, la sgangherata Reggio Calabria-Taranto, comunque adagiando il capo e i polpacci, rigorosamente marca su marca. Scudetto golden goal della Juventus fondata dalla dinastia degli Agnelli e salvata da quella più corta dei Marchionne su stemma aziendale Best Western, che almeno fa globale da Miami a Shangai, passando pure per Crotone.
Per la sicurezza, la privacy, contenimento del gagliardo entusiasmo dei tifosi e delle ammiratrici di Buffon (in ogni caso per far premio al territorio al suo posto potrebbe anche giocare il secondo portiere dall’azzeccato nome di Neto) l’albergo locale è stato prenotato per intero del club piemontese. Mai visto un overbooking per una notte, un buon affare per gli albergatori titolari che pare abbiano chiuso il contratto con la società torinese per la cifra di 37 mila euro, tutto compreso.
Buona notte, buona notte juventino, tra le stelle e la stanza, ora un raggio di sole si è fermato proprio sul mio biglietto acquistato, buona notte, buona notte monetina… con le mani l’applauso liquido del pubblico pagante.